La nuova norma è stata promossa dal Ministero dei diritti sociali su impulso dell'Agenda 2030 dell’ONU i cui obiettivi sono contraccezione, aborto e promozione di un'educazione contraria alla natura umana.
Per sommi capi ecco cosa dice la Legge sul benessere e la protezione degli animali1:
- ‘l'abbattimento zero’ degli animali da compagnia, contemplato solo per motivi di salute pubblica o di eutanasia.
- divieto di pratiche che possano causare sofferenza agli animali, come l'uso di collari elettrici o punte o la possibilità di tenerli legati a un veicolo in movimento.
- è stabilito che gli individui non possano avere più di cinque animali in casa.
La Legge sul benessere e la tutela degli animali prevede tre tipologie di sanzioni (minori, gravi e gravissime) fino a una pena pecuniaria massima di 600.000 euro, nonché la possibilità di interdire il proprietario dalla detenzione di animali "per un periodo massimo di cinque anni per reati gravi e da cinque a dieci anni per quelli gravissimi”.
Questo in breve quanto deciso dal Governo.
Che gli animali non debbano essere maltrattati è più che giusto, ma che una società arrivi ad autorizzare l’omicidio legalizzato dei nascituri e poi legiferi sanzioni così pesanti per i la salvaguardia dei primi è, come detto sopra, pazzesco.
Non si tratta di essere contro gli animali ma di essere innanzitutto a favore dei “cuccioli d’uomo", tanto per citare una celeberrima opera di Rudyard Kipling.
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Samuele Maniscalco
Responsabile Campagna Generazione Voglio Vivere