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Samuele Maniscalco
Due appuntamenti per la Vita da mettere in agenda!
Questa settimana voglio segnalarti due appuntamenti in difesa della Vita che avranno luogo domani e dopodomani:
• Venerdì 20 maggio, dalle 19:00 alle 20:30, in occasione del 44° anniversario dell’approvazione della legge 194 che nel 1978 introdusse in Italia l’aborto di Stato, si svolgerà a Roma – organizzata dalla Marcia per la Vita - una solenne Adorazione Eucaristica presso la Parrocchia di San Giovanni dei Fiorentini (via Acciaioli, 2) in riparazione per i peccati pubblici commessi contro Dio e per la difesa della vita umana innocente.
L’aborto sarà abolito negli Stati Uniti?
Esiste la concreta possibilità che la Corte Suprema degli Stati Uniti abolisca la famigerata sentenza Roe vs Wade del 1973 che legalizzò l’aborto in tutto il Paese, a cui seguì nel 1992 un’altra storica sentenza dello stesso tenore: Planned Parenthood v. Casey.
Il solo fatto che questa possibilità sia reale è già di per sé una cosa enorme.
Tempo fa la Corte venne chiamata a vagliare la costituzionalità di una legge del 2018 del Mississippi la quale prevede la possibilità di vietare l’aborto dopo la 15esima settimana di gestazione.
USA: oltre 500 misure a favore della vita nel 2022!
Più di 500 misure pro-vita sono state introdotte nel 2022 nella maggior parte degli stati americani.
Si tratta di una tendenza simile a quella registrata nel 2021, quando una quantità sbalorditiva di leggi pro-vita venne introdotta e approvata, tanto che l'industria abortista parlò del "peggior anno per i diritti dell'aborto".
Sono numeri strabilianti che fanno schiumare di rabbia gli abortisti e danno un’idea di quello che potrà accadere in un futuro non troppo lontano.
L’orrore dell’aborto nell’orrore della guerra!
L’orrore della guerra sembra non saziare la fame di morte. Alle vittime delle esplosioni, c’è chi vuole aggiungere le vittime dell’aborto.
69 associazioni filo-abortiste hanno infatti pubblicato una «Chiamata all’azione» nei confronti dell’Unione europea e a tutti i governi in qualche modo coinvolti nel conflitto e nell’accoglienza dei profughi, affinché venga garantito il “diritto” all’aborto delle donne ucraine.
Approvata legge sugli embrioni a tre genitori in Australia!
Quello che solo pochissimi anni fa aveva sollevato un’alzata di scudi da parte della comunità scientifica internazionale ora è diventato legale.
In realtà, già il Regno Unito aveva approvato una norma del genere.
Adesso è toccato a un’altra nazione: l’Australia.
Auguri di una santa e serena Pasqua!
Generazione Voglio Vivere desidera inviarti gli auguri più cari di una Santa Pasqua.
In questo momento così travagliato per il mondo intero, per le nostre famiglie e per i nostri figli, volgiamo lo sguardo a Colui che ha vinto la morte dopo averne patita la più infame, quella di Croce.
L’aborto ora arriva per posta!
Lo scrittore Giuseppe Prezzolini affermava: «Non c’è nulla di più provvisorio del definitivo». L’adagio vale in Italia, così come all’estero.
E vale, soprattutto, quando si ha a che fare con misure inique come quelle sulla soppressione dei nascituri.
L’ultima testimonianza temporale in questo senso arriva dall’Inghilterra.
Bandire l’aborto dalle città. Molte l’hanno già fatto!
Se in un paese l’aborto è legale, è possibile per le amministrazioni cittadine renderlo inapplicabile nella pratica?
Grazie a Dio…sì!
È quello che sta succedendo sempre più spesso negli Stati Uniti.
Down, un genocidio nascosto!
Lo scorso 21 marzo si è celebrata la giornata Onu della sindrome di Down al motto di "inclusione significa".
Un appuntamento internazionale nato vent’anni fa per diffondere maggiore consapevolezza e conoscenza della sindrome di Down, ma anche per creare una “nuova cultura della diversità” e promuovere il rispetto e l’inclusione nella società di tutte le persone affette da trisomia 21.
Ma i dati mostrano spaventosamente che sulle persone affette da questa sindrome è stata compiuta una selezione umana attraverso l'aborto: da 27 a 10 ogni 10mila nati.
L’Oms chiede più aborto!
L'Organizzazione mondiale della sanità ha recentemente pubblicato delle nuove linee guida sull’aborto.
Ovviamente sono pessime.
Col pretesto di proteggere la salute delle donne e aiutare a prevenire oltre 25 milioni di aborti non sicuri annuali, causa presumibilmente di circa 39mila decessi, l’Oms ha affermato che le restrizioni non riducono il numero di aborti ma ne aumentano i rischi.