Usa: Ron DeSantis firma legge che vieta l’aborto dopo sei settimane

Usa: Ron DeSantis firma legge che vieta l’aborto dopo sei settimane

Qualche giorno fa Il governatore della Florida, Ron DeSantis, ha firmato una legge che impone il divieto di abortire dopo le prime sei settimane di gravidanza.

La firma di Desantis arriva dopo che la proposta di legge era stata già votata favorevolmente dalla Camera e dal Senato di Stato, entrambi a maggioranza repubblicana.

La legge, nonostante la firma del governatore, non entrerà subito in vigore perché si dovrà attendere il pronunciamento della Corte Suprema della Florida.

Tuttavia, ciò non dovrebbe costituire un problema, visto e considerato che i giudici che esamineranno la legge sono stati nominati da DeSantis e sono tutti di tendenza conservatrice.

Per il governatore della Florida questa è una importantissima vittoria politica.

Ti ricordiamo, infatti, che DeSantis è il principale competitor di Donald Trump, per la corsa come candidato presidente dei Repubblicani.

Ma l’aspetto che a noi interessa maggiormente è soprattutto quello relativo all’importanza che hanno assunto i temi etici negli Stati Uniti dopo il ribaltamento della storica sentenza Roe v Wade del 1973.

Per mezzo di questa veniva infatti sancito un diritto all’aborto a livello federale, privando i singoli Stati di autonomia decisionale in materia, come era stato sino ad allora.

Con una sentenza altrettanto storica, ovvero con la Dobbs v Jackson del 2022, la legislazione in materia di aborto è tornata nuovamente ad essere competenza dei singoli Stati.

Questo spazio normativo ha consentito a molti governatori repubblicani di restringere l’accesso all’aborto, se non di eliminarlo completamente (Alabama, Louisiana, Mississippi).

La legge firmata da DeSantis si muove esattamente in tale direzione.

Non dobbiamo mai stancarci di ricordare ad amici e conoscenti che nel dibattito pubblico della principale potenza del mondo, il tema dell’aborto non ha mai rappresentato un tabù come qui in Europa.

Spesso si sente infatti incensare la lungimiranza degli Stati Uniti in tema di diritti e di progresso, salvo poi omettere cose che non conviene ricordare.

Ebbene, il tema dell’aborto è uno di questi, anzi probabilmente il principale, soprattutto all’indomani della Dobbs v Jackson.

Bisogna quindi fare almeno due cose:

1. Sostenere che il diritto all’aborto non è qualcosa di intangibile e che si può e si deve mettere in discussione, anche alla luce di quanto accade negli Stati Uniti;

2. Ricordare la medesima cosa ai rappresentanti e ai partiti del centro-destra. Non si può prendere come riferimento il “modello repubblicano” statunitense solo quando conviene e a giorni alterni.

Bisogna dunque pretendere un cambio di passo, a tutti i livelli!

È sempre bene però ricordarti e ricordarci che tutto questo, sino a pochissimo tempo fa, sarebbe apparso folle semplicemente immaginarlo.

E invece adesso è realtà: chi l’avrebbe mai detto.

Tutto ciò, caro sostenitore, deve darci una forte carica ed un forte slancio per il futuro.

Anche per questo ti chiediamo di darci una mano, essendo sicuro del fatto che insieme ce la possiamo fare!


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