10.000 morti in un anno per eutanasia

10.000 morti in un anno per eutanasia

C’è un Paese nel quale nel solo 2021 le morti per eutanasia e suicidio assistito sono state il 3,3% del totale dei decessi.

Parliamo di poco più di 10.000 persone che hanno avuto accesso alla Maid, ovvero la Medical Assistance in Dying (morte medicalmente assistita), la legge che regola le procedure suicidarie ed eutanasiche in Canada.

Rispetto al 2020 l’aumento è stato del 32,4%, rivela Avvenire, con un tasso di crescita costante nel corso degli anni.

Basti pensare che dal 2016 hanno usufruito della morte di stato già 31.664 canadesi.

Numeri impressionanti che raccontano una realtà tragica ed una deriva che si infittisce anno dopo anno.

Uno dei simboli più eloquenti di questo stato di cose la offre la Maid House di Toronto.

Sul sito si legge:

“MAiDHouse è un’organizzazione senza scopo di lucro dedicata a fornire a coloro che hanno diritto a ricevere assistenza medica in caso di morte (MAiD) un ambiente solidale, inclusivo e confortevole”.

L’aspetto che più sconcerta è la terminologia impiegata, che dà l’idea di un servizio come tanti altri, in cui ciò che più conta è la confortevolezza dell’ambiente e l’affidabilità delle prestazioni offerte.

É l’immagine plastica di una società che ha reso di fatto commerciabile qualsiasi aspetto del vivere, persino la vita umana.

E la cosa che lascia basiti è che ha creato anche una giustificazione “etica” alla base di questo “servizio”.

Servizio che acquisisce, in virtù di questa “missione”, una caratura quasi sacra, per paradosso.

È proprio ciò a cui ha alluso qualche giorno fa, sul volo di ritorno da Marsiglia, papa Francesco, quando ha ammonito che:

“Bisogna custodire la vita. Perché poi finisci con quella politica del non dolore, dell’eutanasia umanistica. Attenti alle colonizzazioni ideologiche, vanno contro la vita umana. Con la vita non si gioca, mai”.

Sono queste le sfide su cui mi concentrerò nelle prossime settimane e nei prossimi mesi.

Perché la situazione in tutto l’Occidente, Italia compresa, sta prendendo una piega molto pericolosa, che merita di essere apertamente denunciata e su cui bisogna mobilitarsi.

È quello che intendiamo fare: spero che tu sarai al nostro fianco, perché il tuo sostegno è indispensabile.


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