Chi siamo
Generazione Voglio Vivere nasce nel giugno 2001 per iniziativa di una manciata di cattolici desiderosi di mettere il proprio tempo e le proprie conoscenze al servizio della causa della vita, col fine di promuovere presso l'opinione pubblica italiana vaste campagne di sensibilizzazione contro l'aborto e petizioni indirizzate alle istituzioni pubbliche.
Sin dall’inizio Generazione Voglio Vivere ha ispirato il suo operato all’enciclica Evangelium Vitae di papa Giovanni Paolo II rimanendo aperta a qualsiasi persona di buona volontà in linea con i principi fondanti del suo agire. In questo senso può essere considerata aconfessionale pur non nascondendo la propria ispirazione cattolica.
Dalla sua fondazione Generazione Voglio Vivere si è posta come obiettivo principale la revisione della Legge 194 e la modifica della Costituzione Italiana con l’introduzione della tutela giuridica della vita dal concepimento fino alla morte naturale. Nel frattempo, si è data da fare per promuovere leggi più restrittive a protezione del concepito e in pro dell’obiezione di coscienza.
Prima che la Legge 40 fosse promulgata nel 2004, aveva già iniziato a trattare anche il tema della pratica della fecondazione artificiale attraverso numerose iniziative e da diversi anni è attiva nell'informare e allertare gli italiani contro il male dell'eutanasia.
È impegnata pure nella diffusione di materiale che testimoni il dramma dell’aborto e le sue conseguenze psichiche per le madri.
Negli anni più recenti del suo operato, ha iniziato a collaborare con i Centri Aiuto alla Vita (CAV) organizzando raccolte fondi tra i suoi sostenitori, al fine di fornire l’aiuto economico necessario per soddisfare parte dei fabbisogni materiali di questi veri e propri presidi a difesa della vita nascente.
Dal 2023 il campo di azione di Generazione Voglio Vivere si è allargato anche ai temi della difesa della famiglia naturale e dell’innocenza dei bambini. Si impegna pertanto nella lotta contro l’ideologia gender, la droga e la pornografia e per la promozione del matrimonio e della libertà dei genitori di educare i propri figli in base ai principi in cui credono, ad esempio attraverso le cosiddette scuole parentali.