Adozione omosessuale nell’interesse del minore!

Adozione omosessuale nell’interesse del minore!

Sembra una barzelletta vero?

Sta facendo discutere la sentenza del Tribunale dei minori di Trento che ha disposto l’accoglimento della domanda di adozione da parte di una donna dei tre bambini figli biologici dell’ex convivente.

Quest’ultima, tramite procreazione medicalmente assistita, è divenuta madre di tre bambini e, poco dopo, nel 2016 la “coppia” ha deciso di unirsi civilmente in Comune.

L’anno scorso, nel frattempo, è intervenuta la separazione della coppia e la richiesta, di comune accordo, di adozione dei tre bambini da parte della “madre intenzionale”.

Il punto è che la legge che disciplina le adozioni “è consentita a coniugi uniti in matrimonio da almeno tre anni” e tra questi “non deve sussistere e non deve avere avuto luogo negli ultimi tre anni separazione personale neppure di fatto” (art. 6, legge n. 184/1983).

Senza dimenticare il fatto che “i coniugi devono essere affettivamente idonei e capaci di educare, istruire e mantenere i minori che intendano adottare”.

La decisione del Tribunale dei minori, come riporta il Corriere della Sera, sembra essere stata adottata tenendo in considerazione “esclusivamente” l’interesse del minore. Sempre il Corriere ricorda, infatti, che l’attuale normativa, sebbene disciplini anche casi particolari, sia sempre stata interpretata in modo restrittivo, applicabile per lo più alle ipotesi di bambini in stato di abbandono.

È curioso notare, tuttavia, come il supremo interesse del minore ad essere educato da un padre e da una madre sia stato già risolto a priori, o meglio, non considerato a prescindere.

Salvo però richiamarsi all’“interesse del minore” in tutte quelle circostanze nelle quali debba essere culturalmente, prima ancora che giuridicamente, avallato il principio secondo cui una coppia omosessuale (femminile o maschile che sia) è al pari di una eterosessuale in grado di educare il minore ad una complementarità
psico-fisica, che può nascere, invece, soltanto dal rapporto/identificazione con un principio maschile ed uno femminile.

Dicci la verità: è razionalmente comprensibile tutto questo?

Questa verità noi non ci stancheremo mai di riaffermarla. Possono dire qualunque cosa, possono fare mille acrobazie retoriche, ma nessuna cosa al mondo potrà convincermi del contrario.

È bene che se lo mettano bene in testa!

Quel che è certo è che noi non ci arrenderemo mai. Ti chiediamo di venire a batterti al nostro fianco per riaffermare con parole chiare che nessuno potrà sostituire mai un padre ed una madre.

Se credono che col passare del tempo noi ci ammorbideremo o ci concilieremo con quella che loro definiscono “realtà”, beh non hanno capito con chi hanno a che fare!

Dimostriamocelo insieme!


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