Allarme demografico: la Plasmon lancia il Progetto Adamo2050!
Il futuro dell’Italia… in un breve corto.
È ciò che ha deciso di mostrare la Plasmon, storica azienda italiana specializzata in prodotti per l’infanzia, attraverso un breve cortometraggio.
In poco meno di dieci minuti si assiste ad un futuro che respira come non mai di presente, in tutta la sua dirompenza ed efficacia emotiva, che coinvolge ed interroga come pochi.
Si intitola Adamo 2050, e il messaggio che consegna traspare sin dalle prime scene.
2050. Una mamma che partorisce come tante altre, ma in un reparto di ginecologia assolutamente deserto.
Il piccolissimo Adamo, mentre piange nella sua culla, è l’unico astro in mezzo ad un cielo di cullette vuote.
Dopo brevi istanti, ecco che un flashback mostra i genitori raccontare dinanzi ad una telecamera le gioie e le paure per un futuro assolutamente incerto.
Adamo, infatti, è destinato a giocare e a crescere isolato, non essendoci più bambini della sua età con cui condividere giochi, gioie ed emozioni.
Nel 2050 gli asili nido hanno più la parvenza di un museo che di un luogo educativo, dove fare le prime esperienze comunitarie.
Tale realtà è raccontata attraverso lo sguardo triste e sofferente di una maestra, che osserva emozionata i disegni dei bambini che un tempo aveva la gioia e la felicità di accogliere quotidianamente, divenuti ormai cimeli di epoche passate.
Come appartiene ad un lontano ricordo, la vista del reparto pieno e gioioso, da parte di una giovane ginecologa, divenuto adesso un luogo deserto.
A far da sfondo ad alcune di queste scene spicca la voce narrante di Alessandro Rosina, demografo e docente presso l’Università Cattolica di Milano, che spiega come sia stato possibile ridursi così.
Ad una frase in particolare è affidata la chiarificazione della causa e il suggerimento per porvi rimedio.
«Non siamo riusciti a passare dall’idea di un figlio come costo economico e come complicazione organizzativa per i genitori, a intenderlo come valore collettivo su cui tutta la società ha convenienza ad investire».
Proprio per invertire questo trend letale, la Plasmon ha deciso di attivarsi lanciando un Progetto, dal titolo: “Adamo2050”, che coinvolge istituzioni, aziende e famiglie, ed aprendo una pubblica sottoscrizione (ADAMO 2050: un progetto Plasmon sul crollo della natalità in Italia).
L’iniziativa è stata presentata a Milano in collaborazione con la Fondazione per la Natalità, alla presenza del ministro per la Famiglia, la Natalità e le Pari opportunità, Eugenia Roccella e dell’assessore allo Sviluppo economico e Politiche del lavoro, Alessia Cappello.
Le proposte recepite dal mondo delle aziende verranno presentate e condivise in occasione degli Stati generali della Natalità che si terranno a maggio, primo step per giungere in un secondo momento alla formulazione di una proposta di legge da condividere con le istituzioni.
Questa iniziativa non può che trovarci favorevoli, ed è la ragione per cui mi complimento a nome di Generazione Voglio Vivere – In difesa della Vita e della Famiglia per l’iniziativa lungimirante e coraggiosa della Plasmon, parte della Kraft Heinz Company.
Sul perché la definisco lungimirante e coraggiosa, non c’è bisogno che te lo spieghiamo, giacché sai benissimo a cosa ci riferiamo.
Perché oltre al fattore economico, in Italia vi è un fattore ideologico antinatalista che ha contribuito fortemente a generare la situazione nella quale oggi ci troviamo.
Notizie come queste devono farti ben sperare, e noi, da parte nostra, dobbiamo continuare a sensibilizzare l’opinione pubblica sul valore della vita, che rigenera umori, salute e civiltà.
Ti invitiamo, dunque, a sostenere le nostre attività e ad aiutarci a pianificarne altre.
Il nostro desiderio è che sempre più aziende prendano iniziative come quella intrapresa dalla Plasmon, perché se la politica è miope e sorda, è necessario che venga superata dal mondo delle imprese, che con la realtà sono abituate a fare i conti quotidianamente.