
Bimbo di 3 anni espulso dall’asilo per “transfobia”: fermiamo questa follia!
L’educazione non dovrebbe mai trasformarsi in indottrinamento, e men che meno in una forma di coercizione ideologica imposta ai bambini.
Eppure, i fatti emersi nel Regno Unito raccontano una realtà inquietante: bambini di appena tre anni espulsi dall’asilo per presunti "abusi" legati all’orientamento sessuale e all’identità di genere.
Una follia che mette in pericolo il senso stesso di giustizia e il compito educativo delle scuole.
Helen Joyce di Sex Matters ha denunciato apertamente questa situazione: “Ogni tanto, gli estremismi dell'ideologia di genere tirano fuori una storia che sembra troppo folle per crederci, e un bambino piccolo sospeso dall'asilo per la cosiddetta ‘transfobia’ o omofobia è uno di questi esempi.
Ancora peggio, questo non è un caso isolato. Secondo quanto risulta, 13 bambini di quattro e cinque anni sono stati sospesi o espulsi definitivamente dalla scuola per lo stesso motivo. Gli insegnanti e i dirigenti scolastici coinvolti in questa follia dovrebbero vergognarsi di proiettare concetti e convinzioni da adulti su bambini così piccoli.”
Bambini giudicati come adulti
Come si può considerare un bambino di tre o quattro anni responsabile di un atteggiamento di odio transfobico? Un’etichetta così pesante non solo è insensata, ma è anche profondamente ingiusta.
A quell’età, i bambini imparano attraverso il gioco, l’imitazione e l’interazione spontanea, senza alcuna consapevolezza di ideologie o schieramenti politici.
Eppure, in nome di una presunta inclusività, si arriva a marchiare e punire dei bambini, trasformando la scuola in un tribunale dove si processano innocenti per colpe che non possono nemmeno comprendere.
Un portavoce del Department of Education ha cercato di giustificare l’accaduto affermando: "Tutti gli alunni e il personale dovrebbero sentirsi al sicuro e protetti a scuola e non dovrebbero mai subire violenze o abusi".
Tuttavia, questa giustificazione appare debole di fronte all’evidenza di una punizione sproporzionata e ingiustificabile nei confronti di bambini così piccoli.
La scuola non è un tribunale
I dati riportati dal Telegraph sono allarmanti: 94 bambini espulsi in un anno per transfobia o omofobia, di cui 10 sotto i sette anni.
Un numero che denuncia una deriva educativa pericolosa, in cui l’ideologia prende il posto della pedagogia e la punizione sostituisce la formazione.
Si sta costruendo una scuola che non accoglie, ma condanna, che non guida, ma giudica!
Non possiamo restare in silenzio di fronte a questa deriva pericolosa. Dobbiamo unirci, alzare la voce e difendere con determinazione il futuro dei nostri figli.
Se non l'hai ancora fatto, firma subito la petizione indirizzata al Ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara per chiedergli di bloccare l’indottrinamento ideologico nei programmi scolastici e nei progetti educativi
L’inganno dell’inclusività
C’è poi un altro aspetto inquietante: la lettura ideologica dei comportamenti dei bambini.
È davvero credibile che un bambino di tre anni possa agire con consapevole “odio transfobico”? O non è più probabile che abbia espresso qualcosa che non comprende, magari appreso in un contesto familiare, sociale o mediatico?
Chi difende queste misure punitive dice di voler proteggere l’inclusione, ma in realtà sta creando nuovi esclusi: i bambini rifiutati dalla scuola, etichettati come “intolleranti” quando non sanno nemmeno cosa significhi la parola.
Questa non è inclusione, è un’arma usata per zittire, per conformare, per imporre un pensiero unico e intoccabile!
Riprendiamoci il diritto di educare!
Questo non è educare: è imporre un dogma, cancellare la libertà di espressione e trasformare la scuola in un luogo di paura, anziché di crescita.
Il momento di agire è ora! La libertà educativa deve essere tutelata, i bambini devono poter crescere senza il peso di ideologie imposte dall’alto.
Se non l’hai ancora fatto, firma subito la petizione indirizzata al Ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara e chiedi che venga urgentemente fermato questo indottrinamento ideologico nelle scuole. Unisciti alla nostra battaglia!
Non possiamo fermarci qui! È fondamentale scuotere le coscienze e far capire a quante più persone possibile l’enorme pericolo che incombe sull’educazione dei nostri figli. E per riuscirci, abbiamo bisogno di TE, subito!
Con il tuo sostegno, possiamo rafforzare la nostra battaglia, diffondere il nostro messaggio con ancora più forza e raggiungere milioni di persone su Facebook. Dobbiamo portare alla luce questa deriva ideologica, creando consapevolezza e spingendo all’azione.
Se oggi chiudiamo gli occhi, domani sarà troppo tardi: difendiamo il futuro dei nostri bambini prima che venga loro strappato per sempre!