Bonino, ho abortito perché un figlio è ‘per sempre’

Bonino, ho abortito perché un figlio è ‘per sempre’

“Un figlio è per sempre e questo per sempre dentro non ho mai avuto il coraggio di dirmelo. Ho avuto altri tipi di coraggio ma questo no”.

Queste parole sono state pronunciate ieri da Emma Bonino, ospite in prima serata su Rai2 del programma televisivo “Belve”, condotto da Francesca Fagnani.

Come per gli altri ospiti, il dialogo con la Fagnani è stata l’occasione per mettersi a nudo, per “confessarsi” dinanzi alla conduttrice e al vasto pubblico sulla propria vita e su molte delle scelte fatte.

La frase che personalmente ci ha più colpito è quella che hai avuto modo di leggere in apertura.

Poco prima Emma Bonino aveva raccontato della sua esperienza con l’aborto, quando aveva 27 anni.

“L’umiliazione è stata talmente forte che mi sono detta mai più - ha osservato la storica esponente radicale -.

L’umiliazione di dovere andare di notte e di nascosto a cercare il professore e tornarmene in treno.

Mi chiedevo perché mi stesse capitando, perché lo stessi subendo. Da allora mi sono detta ‘a nessuna mai più’”

Non solo, ma attraverso quella interruzione volontaria di gravidanza, sembra che abbia detto “mai più” anche all’ipotesi di avere un figlio.

Il motivo?

La paura di dire “per sempre”.

Il timore di una scelta duratura da cui non ci si può più sottrarre, come quella di accettare la nascita di un figlio, di crescerlo, di educarlo.

Non percepisci anche tu, leggendo questa frase, un atteggiamento, uno stile, un modus operandi molto attuale?

Attenzione, il nostro non vuole essere un giudizio sulla persona, ma semplicemente un modo per farti comprendere cosa c’è nel profondo di certe idee.

E poi non stupisce anche a te questo atteggiamento profondamente “arrogante”?

Ti ricordiamo che nel dizionario Treccani il termine arrogante deriva dal verbo latino “arrogare”, che denota “una persona che richiede, pretende”.

Proprio così…

Saremmo proprio curiosi, infatti, di sapere come qualificheresti tu l’atteggiamento che porta una persona a chiedersi del perché bisogna provare umiliazione nel recarsi “di nascosto” ad uccidere un essere umano.

Nella mente di questa persona, almeno per un istante, non passa il pensiero che ciò che si sta per compiere è della massima gravità, in quanto si decidono le sorti di una creatura umana?

Evidentemente no.

La cosa più importante, piuttosto, è quella di riflettere sull’umiliazione di “dover andare di notte e di nascosto a cercare il professore e tornarmene in treno”.

È questo aspetto ad essere UMILIANTE, non tutto il resto.

E allora caro sostenitore, se questi sono i presupposti, ebbene come potrebbe stupire il timore di dire PER SEMPRE alla nascita di un figlio?

È semplicemente il MONDO ALLA ROVESCIA quello che ci racconta la Bonino, parliamoci chiaramente.

Un mondo basato sull’oggi, sul giorno per giorno, sul momento. Un mondo semplicemente anti-umano, che non sa assumersi alcuna responsabilità dinanzi a se stesso ed alla società.

Un mondo, diciamocelo francamente, di profonda rassegnazione e di disperazione più o meno razionalizzata.

E infatti sono proprio queste idee ad aver edificato la società odierna.

Idee che trasudano di un conformismo sociale che fa spavento, dinanzi alle quali dobbiamo condurre una lotta spietata perché se non agiamo, ci condurranno presto al baratro.

E allora iniziamo a smettere per una buona volta di tessere le lodi di certi personaggi.

Sforziamoci di guardare oltre, di comprendere dove siamo finiti e di chiederci il perché ci troviamo in deficit demografico, davanti ad una crisi sociale ed educativa spaventosa e tanto altro…

Vedrete che alla base di tutto, ci sarà anche e soprattutto la paura di dire PER SEMPRE, di mettersi in gioco e di avere il coraggio di fare spazio agli altri nella nostra vita.

Tu, se lo vorrai, hai la possibilità già da oggi di combattere tutto questo e di iniziare a ricostruire una società dove l’eterno abbia un ruolo.

E, quindi, dove i PER SEMPRE inizino ad essere una categoria normativa, un modello a cui far riferimento.

Ribaltiamola insieme questa società, perché se non lo facciamo noi, non so davvero chi potrebbe assumersi questo compito difficile ma fondamentale.


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