C’è un futuro per il nostro mondo?
Ma che fine ha fatto la famiglia?
Ci riferiamo naturalmente all’unica famiglia possibile, quella formata da padre, madre e figli.
È curioso, non ci hai mai badato? Parlano tutti di “inverno demografico”, eppure pochissime sono le iniziative assunte per fermare gli aborti e per tutelare la famiglia tradizionale.
Qualcuno comincia ad intuire la necessità di assumere urgentemente provvedimenti in merito.
Ad esempio, il primo ministro greco Kyriakos Mitsotakis ha descritto l’assenza di nascite come una «minaccia nazionale».
Il tasso di fertilità della Grecia è oggi uno dei più bassi d’Europa, pari all’1,3 contro il 2,1 necessario per assicurare il ricambio generazionale.
Ed il numero dei decessi è doppio rispetto a quello delle nascite.
Per questo Mitsotakis ha stanziato 20 miliardi di euro sotto forma di incentivi economici per le coppie che avranno figli.
Sgravi fiscali, bonus per l’assistenza all’infanzia e per l’educazione dei figli, creazione di asili nido aziendali, tutto è previsto, purché si generi ovvero purché si dia un futuro al Paese.
Il ministro greco per la Famiglia e la Coesione sociale, Sofia Zacharaki, ha dichiarato lo scorso 2 ottobre che entro il 2070 la fascia di popolazione più numerosa sarà quella degli ultranovantenni.
Questo, stando almeno alle attuali previsioni…
In Italia la situazione non è certo migliore: qui il tasso di fecondità totale è pari a 1,2, tra i più bassi registrati nell’Ocse-Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico.
Stephen Shaw, esperto di demografia ed autore del documentario «Birthgap», ha fatto notare come, nel mondo, un terzo e più della popolazione sia senza figli.
Anche da un punto di vista pratico, è evidente come le ripercussioni in termini economici, assistenziali, sanitari, pensionistici siano pesantissime, anzi letali per la vita di una nazione.
Ma quanti sono consapevoli di questo disastro? E quanti invece vivono ancora nell’ignoranza?
È urgente che noi, insieme, facciamo conoscere questi dati, affinché si incoraggino le nascite.
Se non avviene al più presto un’inversione di tendenza, l’Italia ed il mondo non avranno futuro.
Per questo intendiamo lanciare una campagna di sensibilizzazione tramite Facebook.
È uno strumento veloce, sicuro ed immediato. Ma ha un costo. Raggiungere i suoi 28 milioni di iscritti in Italia comporta un investimento di circa 560 mila euro.
Questa cifra sarebbe eccessiva per noi. E, supponiamo, anche per te. Ma se uniamo le nostre forze, possiamo avvicinarci ad essa il più possibile.
È molto importante ed urgente, non solo per i gravi motivi che ti ho già esposto. C’è di più…
Troppe volte, infatti, la famiglia viene colpita per ragioni ideologiche.
È quanto accaduto in Francia, dove Macron ha ordinato un rimpasto di governo, pretendendo le dimissioni del ministro della Famiglia, Laurence Garnier.
La sua unica colpa è stata quella di essere troppo “cattolica”.
È stata una delle poche parlamentari a non approvare l’inserimento dell’aborto come “diritto” nella Costituzione. Ha sostenuto la battaglia di Manif pour Tous contro il “matrimonio” gay.
Si è opposta al transgenderismo ed alla somministrazione di farmaci od operazioni chirurgiche per la “transizione” di genere in soggetti minorenni.
La presenza di Laurence Garnier e di altri ministri pro-life e pro-family ha fatto urlare le Sinistre al governo “reazionario”.
Garnier ha pagato per tutti: è stata costretta a lasciare ed è stata rimpiazzata da Agnès Canayer, senatrice favorevole ad inserire l’aborto come “diritto” nella Costituzione.
Ma ti rendi conto a quale punto di laicismo ideologizzato siamo giunti? La gente, secondo te, ne è al corrente? Lo sa?
Solo acquistando consapevolezza, sapremo veramente scegliere il bene e contrastare il male…
Per questo ti invitiamo a sostenerci in questa campagna di sensibilizzazione a favore della vita e della famiglia tradizionale.
Dacci una mano… Insieme, ce la faremo.