Ci vogliono tappare la bocca!
“Ma quale Stato, ma quale Dio, sul mio corpo decido io”.
Al ritmo di slogan come questo e di numerosi fischi, un gruppo di attivisti pro-aborto ha impedito alla ministra per la Famiglia Eugenia Roccella di tenere il suo intervento presso l’Auditorium della Conciliazione, a Roma, dove sono in corso gli Stati Generali per la Natalità.
Episodio che ha suscitato parole di condanna da parte della premier Meloni e del presidente della Repubblica Mattarella.
“Lo spettacolo andato in scena questa mattina è ignobile. – ha dichiarato Giorgia Meloni – Ancora una volta è stato impedito ad un Ministro della Repubblica di intervenire e di esprimere le proprie idee.
Responsabile un gruppo di contestatori che si riempiono la bocca delle parole libertà, rispetto e autodeterminazione delle donne, ma poi amano la censura e impediscono ad una donna di parlare perché non ne condividono le idee”.
Alla presidente del Consiglio ha fatto eco il presidente Mattarella, il quale ha osservato che “voler mettere a tacere chi la pensa diversamente contrasta con le basi della civiltà e con la nostra Costituzione”.
Questo episodio costituisce l’ennesima conferma di quanto già detto in occasioni analoghe, accadute in passato.
La ministra Roccella ha infatti già vissuto contestazioni simili; per essere più precisi, sia nel maggio di un anno fa, al Salone del libro di Torino, sia nel luglio 2023, al festival ‘Il libro possibile’ a Polignano a Mare.
Il motivo alla base delle contestazioni è sempre il medesimo: non permettere che una donna, per giunta ministro della Repubblica di un governo di centro destra, possa esprimere idee su vita, famiglia e natalità diverse da quelle della sinistra e del pensiero unico che oggi domina in Occidente.
Questa è una vergogna di cui ancora in pochi parlano.
Ad ogni modo, restiamo fiduciosamente in attesa dei messaggi di solidarietà alla ministra da parte delle forze politiche di centro sinistra.
Vedremo se la campagna elettorale avrà la meglio, oppure se il rispetto della democrazia e della libera espressione di tutti (e, nello specifico, di una ministra della Repubblica) ha ancora posto nelle priorità di una cera parte politica.
Come avrai capito, non possiamo abbassare la guardia un solo giorno.
Determinati gruppi e diverse lobby politiche ed ideologiche vorrebbero che scomparissimo. Noi non glielo permetteremo.
Per continuare a combattere e per affrontare al meglio quest’ultimo pezzo di campagna elettorale che ci poterà alle elezioni europee, abbiamo bisogno assoluto del tuo aiuto.
Ti chiediamo di non farmelo mancare e di schierarti subito al nostro fianco!