Diritti civili? Gli italiani non ne sentono il bisogno

Diritti civili? Gli italiani non ne sentono il bisogno

A fronte della narrazione politica portata avanti dalla sinistra e spalleggiata dai media, i quali immaginano i diritti civili in cima alle priorità degli italiani, vi è poi la realtà che ha ben altre esigenze.

È quanto emerge da un recente sondaggio realizzato da Alessandra Ghisleri su “La Stampa”.

Tra inflazione, emergenza climatica (che è in primo piano soprattutto per i tragici avvenimenti accaduti in Emilia Romagna), immigrazione, liste d’attesa per la sanità, caro affitti… quello che più risalta è che di diritti civili gli italiani sembra non abbiano affatto bisogno.

Ed è un dato su cui riflettere, perché avvalora sempre più quello che denunciava nel ’75 Pier Paolo Pasolini, e cioè che i media e in particolare la televisione sono i sommi mezzi di espressione del nuovo potere.

La televisione, al pari dei giornali, è un mero strumento ma ha la capacità di imporre mentalità, di creare ad arte emergenze e di suscitare cambiamenti anche violenti.

Gli italiani già da tempo si sono accorti di questo cortocircuito e si sono stufati, e le elezioni lo hanno dimostrato chiaramente non solo in Italia ma anche all’estero.

Questa opera di “smascheramento” da parte dei cittadini italiani, deve però essere “nutrita” e diretta verso lidi positivi, altrimenti il rischio diventa quello di re-agire contro tutto e tutti e di cadere nel “complesso del complotto”.

V’è necessita di rieducare la società da cima a fondo a partire da chi ci è vicino: da un parente, un amico, un conoscente…

È un lavorio faticoso, sicuramente, però bisogna essere consapevoli del fatto che qualcosa si è rotto, come ti dicevamo, e dunque questo risulta essere il momento più propizio per agire, per proporre un’alternativa culturale e valoriale profonda.

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