Diritto di aborto in Costituzione

Diritto di aborto in Costituzione

La Francia si appresta a inserire il diritto di aborto in Costituzione.

Lo ha annunciato di recente il presidente francese Emmanuel Macron.

I vescovi francesi non hanno naturalmente mancato di far sentire la loro voce, esprimendo forte preoccupazione e bocciando il progetto omicida del presidente francese.

“Nel 2022, in Francia ci sono state 723.000 nascite e più di 234.000 aborti. – scrivono i vescovi francesi – Si tratta di un triste primato per l’Unione europea, un dato che non diminuisce ma anzi aumenta. Questa drammatica realtà va oltre la semplice questione dei diritti delle donne. Non è progresso”.

I numeri che evidenzia l’episcopato d’Oltralpe sono effettivamente impressionanti.

La cosa ancor più impressionante è l’atteggiamento di coloro i quali dovrebbero sforzarsi di porre un freno a questa tendenza, in modo da invertire la direzione di marcia. Aspetto che invece sembra non interessare nessuno.

La nostra società, si legge nel comunicato stilato dai vescovi, “dovrebbe essere preoccupata per il suo futuro, notando il prevedibile calo della sua popolazione.

La nostra società – proseguono i vescovi – dovrebbe vedere (tutto) questo soprattutto come un segno del suo fallimento nell’educazione, nell’accompagnamento e nel sostegno sociale, economico e umano di coloro che ne hanno bisogno”.

La cosa però di cui non solo la Francia, ma l’Europa intera e, in generale, l’Occidente, sembra più manchevole, è proprio questa sana preoccupazione per il futuro.

Mancanza che discende da un egoismo profondamente radicato nei cuori e nelle menti della maggioranza degli occidentali. A tal punto che sembra quasi innaturale pensare ad un domani.

Non solo, risulta persino superfluo avere preoccupazione riguardo ciò che può “limitare” la nostra libertà, la nostra autodeterminazione “hic et nunc”.

E se ci pensi, una vita nascente rappresenta di fatto una grande limitazione. Un ostacolo da eliminare.

“Il comandamento biblico ‘Non uccidere’ iscritto in tutte le coscienze, oltre a quelle dei soli credenti, significa che ogni essere umano è affidato alla cura di tutti gli altri”, scrivono i vescovi.

Da qui, l’ammonizione: “Non dobbiamo indebolire la forza di tale punto di riferimento. Siamo, in un certo senso, tutti responsabili di questi bambini non ancora nati”.

Ragion per cui è altamente dannoso voler includere il diritto all’aborto tra gli altri legittimi e doverosi diritti fondamentali da accordare alle donne, osservano i vescovi, poiché lederebbe l’intero equilibrio dei diritti.

Citando il Papa: “Se venisse meno questa convinzione (della sacralità della vita), non rimarrebbero più basi solide e permanenti per la difesa dei diritti umani, che rimarrebbero sempre soggetti alle convenienze contingenti dei potenti di turno”.

Questa è la battaglia delle battaglie, su cui non possiamo e non dobbiamo cedere di un millimetro, caro sostenitore.

Per questa ragione ti invitiamo a raddoppiare gli sforzi per la difesa della sacralità della vita, nei modi che ritieni più opportuno adottare.

L’importante è essere assolutamente convinto del fatto che se non ci si impegna in prima persona, arrivano i vari Macron della situazione, che sembrano non mancare mai.


Dona