È giunta la fine della famiglia?

È giunta la fine della famiglia?

Alla fine ce l’hanno fatta.

I continui attacchi rivolti contro la famiglia tradizionale, composta da padre, madre e figli, sono riusciti a fare in modo che questa oggi, per la prima volta, non rappresenti più la maggioranza.

Accade in Spagna, ma è solo questione di tempo e l’intera Europa finirà così.

Secondo gli ultimi dati diffusi dall’Istituto nazionale di statistica spagnolo, l’Ine, solo il 48% della popolazione totale si riconosce in quella che viene definita una famiglia tradizionale.

Le coppie senza figli e le famiglie monoparentali rappresentano, invece, il 52% dei nuclei familiari.

A tal punto è stata ridotta la cultura della vita? Il desiderio di accogliere una nuova creatura viene vissuto più come una croce che come un dono!

Dobbiamo opporci a questo crollo in picchiata della moralità sociale e della fede cristiana!

Come possiamo reagire a tale sfacelo? Innanzi tutto, protestando a gran voce.

Far sentire il nostro “NO”, forte e chiaro, è sempre motivo di conforto per chi si senta solo a combattere la Buona Battaglia.

Appoggiamo dunque la causa di coloro che si sono impegnati e si impegnano con fede e dedizione a costruire e difendere ogni giorno la famiglia tradizionale, l’unica possibile.

Ma per far sentire e per far sapere tutto questo bisogna avere fondi adeguati.

È importante che la gente sappia quel che accade e che reagisca con sdegno.

Forza, contiamo sul tuo aiuto. Anche con poco i social consentono di fare molto!

Combattiamo insieme! Da soli non possoiamo far nulla, ma uniti ce la faremo.

Luis Ayuso, professore di Sociologia all’Università di Malaga, sottolinea come in Spagna «i tassi di accettazione del divorzio», che un tempo suscitava disapprovazione, siano oggi «simili a quelli della Svezia».

Tuttavia, il prof Ayuso sottolinea come la cultura della famiglia resista ancora con usanze quali i pasti in comune e le celebrazioni fatte tutti assieme.

È questo che mantiene forti i legami.

Non a caso, secondo i dati dell’Ocse, tra il 78 e l’87% degli spagnoli mantiene contatti settimanali coi genitori e coi figli, una percentuale superiore alla media internazionale.

Questo tuttavia non preserva per sempre la famiglia. Sul lungo termine la mentalità può cambiare.

La situazione è destinata a peggiorare notevolmente in futuro, perché le nuove generazioni sono per lo più estranee alla fede cattolica e sono poco inclini a formare famiglie stabili con più figli.

Vi sono anche fattori sociali, ad incidere.

Il prezzo degli alloggi in Spagna, oltre a ritardare l’indipendenza dalla casa dei genitori, rende praticamente impossibile per molti anche solo valutare l’idea di avere una famiglia numerosa.

Non possiamo lasciare tutte queste anime sole ad affrontare problemi che, prima ancora d’essere economici e sociali, sono morali e spirituali.

Dacci una mano per avvicinare queste anime e istruirle su cosa dica realmente la dottrina cattolica.

Grazie ad una massiccia campagna di informazione e sensibilizzazione mediatica, possiamo riuscirci!

Credi che questi siano discorsi che riguardano soltanto la Spagna, quindi lontani da noi?

Ti sbagli di grosso. Secondo l’Istat tra vent’anni in Italia 4 famiglie su 10 saranno costituite da persone sole, passando dall’attuale 35,7 al 39,9% rispetto al totale delle famiglie.

Le coppie con figli precipiteranno dal 29,8% (oggi) al 23,05% nel 2044. Le coppie senza figli aumenteranno, passando dall’odierno 20,27% al 21,8% tra vent’anni.

Cresceranno anche i genitori soli con figli, dall’attuale 10,43% all’11,14% nel 2044.

È impressionante pensare a tutto questo.

Non possiamo starcene zitti!

Perciò è importante che anche tu aderisca alla campagna di informazione e di sensibilizzazione, che Generazione Voglio Vivere intende lanciare.

Da soli, non ce la facciamo. Ma insieme possiamo riuscirci.


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