É necessario fare chiarezza!
Di fronte a certe dichiarazioni si resta basiti.
L’ultima di queste è del governatore della Lombardia Attilio Fontana, il quale ha dichiarato in un’intervista rilasciata ieri al Corriere della Sera, che serve una legge sul fine vita, poiché lo richiederebbero “i cittadini”.
Fontana ha inoltre affermato di non accettare «l’imposizione di un pensiero unico» su questo tema, e di ritenere corretto che la Lega lasci libertà di scelta.
Desidereremmo rispettosamente chiedere al governatore Fontana dove ha visto o udito tali richieste; quali sono i numeri che porta a beneficio di quel che dice?
E, soprattutto, vale la pena sfoderare dichiarazioni così nette, oltretutto in contrasto con le posizioni della maggior parte degli elettori di centrodestra e con le sensibilità maggioritarie della coalizione di governo (sia in regione che su scala nazionale)?
Martedì, infatti, la maggioranza che siede nel Consiglio regionale lombardo ha bocciato la proposta di legge sul fine vita avanzata dai radicali dell’associazione Luca Coscioni, sollevando la questione di incostituzionalità.
Tra i 34 consiglieri regionali a favore della proposta, e quindi contrari al voto della maggioranza, ci sono stati però anche 3 “franchi tiratori”, ossia esponenti dei partiti di governo.
Nonostante il voto segreto, si ritiene che uno di essi sia proprio il governatore Attilio Fontana (che non ha negato) che avrebbe votato con le opposizioni insieme al consigliere di Forza Italia Giulio Gallera (che ha apertamente rivendicato la sua scelta) e ad un altro esponente della maggioranza.
Dispiace ma a casa mia tutto questo si chiama “fuffa” ideologica, accompagnata da un gesto che, se confermato, resta grave.
Sul dizionario Oxford Languages per fuffa, tra le altre cose, si intende: “Chiacchiera senza alcun fondamento o significato”.
Con l’aggravante dell’ideologia dei diritti a cui io e te siamo tristemente abituati da un bel pezzo ormai… un’ideologia alla “radicale” insomma, dove i doveri e tutto il resto hanno spazio per restare solo ed esclusivamente nel cestino dell’immondizia.
Ma non è tutto. Come se non bastasse, infatti, il governatore Fontana nel corso dell’intervista si è lasciato sfuggire anche un’altra chicca.
Su domanda dell’intervistatore se fosse d’accordo con le posizioni del segretario Salvini rispetto al fatto che per crescere ed educare un bambino siano necessari una madre ed un padre, Fontana ha osservato che sebbene “la situazione migliore” sia quest’ultima, «il fatto che ci siano due padri che possano dare lo stesso affetto e rispondere alle esigenze di un bambino non lo escluderei».
Dispiace per queste dichiarazioni, ma è evidente che c’è qualcosa che non va e che non nasce di certo ora.
Le posizioni del governatore Fontana contrastano con il diritto alla vita in maniera evidente ed oggettivo e, oltretutto, aprono una breccia contro la famiglia e contro i diritti dei bambini a crescere e ad essere educati da un padre e da una madre.
Davanti a tutto questo non puoi restare a guardare!
È necessario agire al più presto, informando parenti, amici e conoscenti su quanto accaduto e sulle dichiarazioni che sono state rese.
Bisogna fare massa critica e fare pressioni sulla politica per far comprendere in primis alla Lega che, se queste sono le posizioni del partito oltre che di qualche suo illustre esponente, è necessario dirlo apertamente, così come è necessario affermare che sui temi bioetici viene data libertà di coscienza, sempre se questa è la linea del movimento.
È necessario insomma fare CHIAREZZA, per consentire agli elettori di prendere le decisioni più opportune allorquando si recheranno alle urne per votare.
Ti ricordiamo, però, che per realizzare tutto questo e per monitorare la situazione il tuo aiuto è indispensabile.
Senza di te, infatti, non potremmo mai fare ciò di cui ci occupiamo quotidianamente, informandoti e mobilitando persone.
Con il rischio di restare sommersi dalla propaganda e di non opporci alle follie di certe lobby e alle “leggerezze” di qualche politico “amico” che dovrebbe tutelare quei principi non negoziabili (vita, famiglia, libertà educativa) per cui ci battiamo, unico e vero rimedio per far risollevare questa “disgraziata” società.
Se sei d’accordo con noi, allora devi farci e farti un favore: non aspettare più, lotta al nostro fianco per dare battaglia e per ricostruire il mondo di domani da cima a fondo.
Per leggere l’intervista del Presidente della Lombardia Attilio Fontana, clicca qui.