Educazione sessuale: per il 78% degli italiani è compito della famiglia, non della scuola!

Educazione sessuale: per il 78% degli italiani è compito della famiglia, non della scuola!

La libertà educativa delle famiglie è sotto attacco! L’imposizione dell’ideologia gender nelle scuole rappresenta una minaccia concreta per il diritto dei genitori di educare i propri figli secondo i propri valori.

L'attivismo LGBTQIA+ entra nelle aule senza consenso, portando avanti una propaganda ideologica che la maggioranza degli italiani rifiuta.

I dati parlano chiaro

Un sondaggio nazionale commissionato da Pro Vita & Famiglia Onlus e realizzato dal prestigioso istituto Noto Sondaggi ha rivelato una verità inconfutabile: gli italiani vogliono che l’educazione sessuale e affettiva sia gestita dai genitori, non imposta dallo Stato o da attivisti nelle scuole.

•    Il 76% degli italiani afferma con forza che la priorità educativa spetta esclusivamente ai genitori, mentre solo il 14% ritiene che debba essere la scuola a decidere su questi temi delicati.

•    L'83% degli italiani esige che la scuola informi preventivamente i genitori su qualsiasi iniziativa riguardante la sfera sessuale e affettiva.

•    Il 62% ritiene che i genitori debbano avere il diritto di scegliere se far partecipare o meno i propri figli ai corsi di educazione sessuale, con attività alternative per chi si oppone.

Basta attivisti LGBT nelle scuole

Il 50% degli italiani dice chiaramente NO all’ingresso degli attivisti LGBTQIA+ nelle scuole per discutere di orientamento sessuale e identità di genere.

Il Ministero dell'Istruzione deve intervenire! Il 50% della popolazione chiede un controllo rigoroso sui contenuti educativi per bloccare la diffusione dell’ideologia gender nelle aule.

Carriera Alias: una imposizione inaccettabile

L’adozione della Carriera Alias, che permette agli studenti di essere trattati sulla base dell'identità auto-dichiarata e non del sesso biologico, è un grave pericolo per l’educazione e la verità scientifica. 

Gli italiani dicono NO: Il 54% è contrario a questa pratica ideologica adottata da quasi 500 istituti scolastici. Solo il 33% la sostiene, mentre il 13% non si esprime.

Il Governo deve ascoltare il popolo

La ferma opposizione alla diffusione della propaganda gender nelle scuole risulta schiacciante tra gli elettori della maggioranza: ben il 78% dei sostenitori di Fratelli d’Italia, il 75% di quelli della Lega e il 70% di quelli di Forza Italia si dichiarano contrari.  

Allo stesso modo, il blocco della “Carriera Alias” è richiesto con forza dal 74% degli elettori di Fratelli d’Italia, dal 59% di quelli della Lega e dal 45% di quelli di Forza Italia (mentre solo il 43% si dice favorevole).

Questi dati impongono un’azione chiara e decisa: il Governo ha il dovere morale e politico di proteggere la libertà educativa delle famiglie e impedire che ideologie pericolose vengano inculcate ai nostri figli.

È tempo di prendere posizione ed è una responsabilità che non possiamo rimandare!

Per questo, se non l’hai ancora fatto, firma subito la petizione indirizzata al ministro Valditara, per fermare l’indottrinamento gender nelle scuole. La tua voce può fare la differenza

Ma è altrettanto importante informare il maggior numero di persone sull’impatto devastante che l’imposizione ideologica può avere sui nostri figli. Per farlo, abbiamo bisogno URGENTE del tuo aiuto!

Con il tuo sostegno intendiamo incrementare sempre più la nostra vasta campagna di sensibilizzazione online tramite Facebook. Contiamo su di te!

Le scuole devono essere fari di conoscenza, non strumenti di manipolazione. L’educazione vera nasce in famiglia!

 

Attribuzione Immagine: @ Pexels
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