Governo e legge 194 nell’ordine del giorno di ieri!

Governo e legge 194 nell’ordine del giorno di ieri!

Nella giornata di ieri la Camera dei Deputati ha votato all’unanimità (257 sì e 3 astenuti) un ordine del giorno in cui vi è l’obbligo di «astenersi dall’intraprendere iniziative di carattere anche normativo volte a eliminare o limitare il sistema di tutele garantito dalla legge 194».

Ma andiamo con ordine e vediamo cosa è accaduto.

La deputata del Movimento 5 Stelle Stefania Ascari ha presentato ieri il citato ordine del giorno durante la discussione in merito ad una proposta di legge vertente sull’istituzione di una commissione parlamentare di inchiesta sui femminicidi.

Le forze politiche governative hanno inizialmente votato contro l’o.d.g., salvo fare marcia indietro in un secondo momento.

Cosa è accaduto?


Stefani ascari


Come si può leggere sulla pagina Facebook della stessa deputata grillina, l’o.d.g. inizialmente boccato è stato poi «accolto con riformulazione, ossia mantenendo l’impegno a non limitare la legge, ma escludendo la parte relativa alla rimozione degli ostacoli. Un piccolo passo avanti in un percorso ancora lungo».

«La legge 194 – ha dichiarato l’On. Ascari – non solo non va toccata, ma deve essere pienamente applicata perché tra obiettori di coscienza, dinamiche colpevolizzanti e riprovazione sociale, interrompere la gravidanza è ancora un percorso ad ostacoli. E finché a ogni donna non sarà garantita la libertà di decidere del proprio corpo, quello che è un diritto di tutte rimarrà un privilegio per alcune».

Durante la discussione, poco prima del voto, ha preso la parola anche l’on. Fratoianni, il quale ha avvertito il Governo con le seguenti parole:

«Presidente, solo per chiedere, per suo tramite, al Governo se abbia letto bene questo ordine del giorno che impegna il Governo a non intervenire per limitare la legge n. 194 […].

Quello che [...] mi preme sottolineare ancora una volta è che un voto che respinga questo ordine del giorno avrebbe un significato preciso di cui il Governo e la maggioranza devono essere consapevoli. Bocciare questo ordine del giorno significa dichiarare che Governo e maggioranza intendono mettere in discussione la legge n. 194» (https://documenti.camera.it/le....)

Dopo l’intervento del deputato di Sinistra Italiana, le forze governative tramite Tommaso Foti (FdI) hanno chiesto una pausa di dieci minuti, dopo di che il sottosegretario per la Giustizia Andrea Ostellari ha presentato in aula la riformulazione del dispositivo nel modo visto inizialmente, che la Camera ha approvato all’unanimità.

Ora, la riflessione che facciamo è la seguente:

È evidente che le forze di maggioranza e il Governo non hanno intenzione di andare allo scontro frontale con l’opposizione su un tema così “divisivo” come quello relativo all’aborto.

Nella tattica parlamentare una scelta del genere potrebbe anche starci: non mi permetto e non ci permettiamo di entrare in questo tipo di valutazioni.

Ciò che intendo segnalare però è un rischio che potrebbe palesarsi.

E cioè quello di avere un po’ di timore nei confronti di ciò che potrebbe accadere, sia sul piano nazionale che internazionale, ad “assestare il colpo”, ossia ad andare sino in fondo.

Sia chiaro, quello di Generazione Voglio Vivere – In difesa della Vita e della Famiglia, non è un invito ad essere degli irresponsabili. Ci mancherebbe altro. Crediamo tuttavia che bisogna avere maggior fede nella risposta del popolo italiano.

Dalle elezioni statunitensi del 2017, il paradigma del consenso è stato letteralmente rovesciato.

Il popolo reale, attraverso i social media, ha letteralmente bucato la bolla di fantasia creata ad arte dagli organi di informazione tradizionali (televisioni e giornali), stufo di veder dipinta dinanzi agli occhi una società che invoca esigenze avvertite da sparute minoranze e che reclama diritti come leve per abbattere l’ordine naturale.

Questo processo è ancora in atto: il ribaltamento della storica sentenza Roe v. Wade ne è un esempio chiaro. E questo corso non si è fermato, anzi ha esteso i suoi confini, come l’elezione di Giorgia Meloni alla Presidenza del Consiglio ha ampiamente dimostrato.

L’invito che rivolgiamo al Governo e a tutte le forze di maggioranza, dunque, è quello di non avere timore.

Generazione Voglio Vivere – In difesa della Vita e della Famiglia intende essere il megafono di quanti intendono fare proprio l’invito che abbiamo formulato.

Ricorda, caro sostenitore, che se noi siamo il megafono, sei però tu a darci “la voce”. Ti chiediamo quindi di non farci mancare il tuo sostegno per l’attività che svolgo.


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