Il favoloso mondo di Elly Schlein!

Il favoloso mondo di Elly Schlein!

“Il lupo perde il pelo ma non il vizio”, recita un celebre adagio.

Non si possono che commentare così le parole pronunciate durante l’ultima puntata (14/02) della trasmissione televisiva “di Martedì”, dalla candidata alla segreteria del Partito Democratico, Elly Schlein.

Te le riportiamo di seguito:

«Non abbiamo ancora una legge contro l’odio omo-bi-lesbo-trans-fobico».

«Io credo che la società più sicura sia quella che non discrimina nessuno e non lascia un centimetro alla marginalizzazione».

«Noi abbiamo una legge 194 che non è ancora pienamente attuata e che bisognerebbe garantire personale medico non obiettore in tutte le strutture».

«A me impressiona che una donna premier non si occupi invece del diritto negato all’interruzione volontaria di gravidanza a tutte quelle donne che si vedono la porta sbarrata proprio perché in molte strutture c’è addirittura più dell’80% di medici non obiettori».

«Ci sono regioni che si sono adoperate per garantire la presenza di medici non obiettori nelle strutture dove si può accedere all’interruzione volontaria di gravidanza».

Dopo aver udito queste parole, qualsiasi telespettatore avrebbe trovato sensate le parole espresse dal direttore del quotidiano “Libero”, Alessandro Sallusti:

«Ci risiamo: anche il risultato elettorale del 25 settembre, così come quello di ieri, vedo che non è servito a nulla».

Proprio così, ma ciò che sorprende sono le incredibili contraddizioni in cui costoro cadono non appena aprono bocca.

Ti facciamo un esempio molto semplice a proposito del “problema” dei medici non obiettori.

Davanti alla presenza di una legge, la 194, che obbliga il medico ad effettuare l’interruzione di gravidanza dopo essersi accertato che vi siano i requisiti per procedere, si pone d’altra parte il diritto dello stesso ad astenersi dal praticarla per motivi di coscienza.

Infatti, come è stato sancito dalla Corte Costituzionale, «la sfera intima della coscienza individuale deve esser considerata come il riflesso giuridico più profondo dell'idea universale della dignità della persona umana» (Corte Costituzionale | Sentenza n. 467 del 1991).

Non è possibile quindi calpestare la coscienza, poiché ciò equivale a violare la dignità della persona umana.

Allora, si pone il problema: come fare?

Indire concorsi pubblici ponendo come condizione che il candidato medico non sia obiettore di coscienza, significa di fatto violare i valori costituzionali (alla base dei quali è da rinvenire il diritto all’obiezione di coscienza) e introdurre così una disparità di trattamento.

Tutto questo per farti capire che alla fine contano i valori a cui una persona tiene veramente.

Noi e il buon senso (e non l’ideologia) riteniamo che il diritto alla vita sia il diritto che preceda tutti gli altri.

Per la semplice ragione che noi non ci riteniamo i “padroni” della vita di ciascuno di noi, ma semmai dei semplici “affidatari”.

Per questo motivo, intendiamo rispettare e difendere tale ordine naturale che il nostro intelletto è spontaneamente portato a riconoscere.

Vedi, queste riflessioni, queste verità che se ci pensi sono anche semplici da comprendere, perché sono connaturate a ciò che noi siamo nel profondo, oggi devono essere diffuse e promosse in maniera capillare.

Il nostro sforzo quotidiano è finalizzato interamente a far conoscere tutto ciò.

Invitiamo anche a te a compiere quello che deve essere un vero e proprio apostolato in difesa della vita, della famiglia e della libertà educativa.


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