Il ministro Piantedosi blocca le trascrizioni dei bambini di “coppie omogenitoriali”

Il ministro Piantedosi blocca le trascrizioni dei bambini di “coppie omogenitoriali”

Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha notificato al sindaco di Milano, Beppe Sala, una circolare nella quale invita lui e altri amministratori locali a interrompere le trascrizioni dei certificati di nascita dei “figli” di coppie omogenitoriali formatisi all’estero, mediante la pratica della gestazione per altri.

Nella circolare il ministro si rifà ad una recente sentenza della Corte di Cassazione (30 dicembre 2022), in cui si legge che «la pratica della gestazione per altri (…) offende in mondo intollerabile la dignità della donna e mina nel profondo le relazioni umane;

ciò esclude la automatica trascrivibilità del provvedimento giudiziario straniero (…) nel quale sia indicato quale genitore del bambino il genitore d’intenzione, oltre al padre biologico (…)».

Il sindaco di Milano ha definito tale decisione come «un passo indietro evidente dal punto di vista politico e sociale», promettendo «ancora più di prima, (di farsi) carico di portare avanti politicamente questa battaglia (…).

«Pronto a cogliere ogni opportunità concreta affinché continui il cammino di riconoscimento dei diritti di tutte e tutti e affinché Milano ne sia sempre protagonista», ha aggiunto Sala (Sala: "Sulla registrazione dei figli di coppie omogenitoriali serve una legge" (rainews.it)).

Come abbiamo già avuto modo di dirti, l’elezione di Elly Schlein alla segreteria del Partito Democratico, sembra aver galvanizzato buona parte della sinistra rispetto a tali tematiche.

Nei prossimi mesi è assai facile attendersi iniziative, proposte di legge, anche atti simbolici finalizzati a promuovere il matrimonio egualitario, come già è stato fatto dall’on. Scalfarotto, l’adozione da parte delle coppie omosessuali e quant’altro.

Ecco perché è importante che la coalizione di centro-destra si faccia trovare pronta, senza tentennamenti e senza tergiversazioni con l’avversario, illudendosi magari di aver vinto la partita, quando invece si è al massimo acquisito del tempo in più.

Dopo aver detto ciò, tuttavia, desideriamo congratularci con il ministro dell’Interno per questa legittima e sacrosanta iniziativa.

Non deve essere affatto facile per il ministro Piantedosi mettersi di traverso a queste spinte ideologiche assai alla moda, alla luce anche dei fatti tragici accaduti a Cutro nelle scorse settimane, ove è finito ingiustamente sul banco degli imputati.

Detto questo, bisogna continuare a lottare, senza stancarsi.

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Non possiamo più permetterci il lusso di attendere la politica. Noi dobbiamo fare pressione su di essa, spesso strattonarla, per ricevere attenzione e ricordarle gli impegni che si è assunta nei nostri confronti.

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