Il secolo in cui un trans diventa miss

Il secolo in cui un trans diventa miss

Si chiama Rikkie Valerie Kollè ed è la prima “donna transgender” ad aver vinto il titolo di Miss Paesi Bassi.

Rik è nato uomo, ma poi ha deciso di cambiare nome e di diventare Rikkie all’età di 11 anni. Successivamente, a 16 anni, ha iniziato la terapia ormonale e qualche anno dopo si è sottoposto ad un intervento chirurgico.

Eppure Rik Kollè non è l’unico caso di uomo ad aver partecipato e ad aver vinto un concorso di bellezza femminile.

Nel 2018, infatti, il transessuale Ángela Ponce vinse Miss Spagna, titolo che poi l’ha portato a partecipare a Miss Universo.

Se vogliamo, però, ancora più inquietanti risultano essere le parole di Anne Jakkapong Jakrajutatip, imprenditore transgender thailandese e amministratore delegato della JKN Global Group, che dal 2022 è proprietario del concorso di Miss Universo e di altri importanti concorsi di bellezza.

«Per oltre 70 anni Miss Universe è stato governato dagli uomini. – ha osservato Jakrajutatip durante la 71esima cerimonia di Miss Universo, lo scorso gennaio – Ma è giunta l’ora. È il momento che le donne prendano il controllo.

Da oggi in poi sarà gestito da donne, apparterrà ad una donna trans, e tutte le donne nel mondo celebreranno il potere del femminismo. Su questo palco, chiamato Miss Universe, possiamo elevare tutte le donne facendole sentire abbastanza forti, brave, e qualificate».

Davvero incredibile che un trans difenda “il potere del femminismo” e che sostenga che attraverso la sua direzione, potranno “elevar(si) tutte le donne facendole sentire abbastanza forti, brave e qualificate”.

Siamo davvero all’interno di una follia collettiva che si ostina a non guardare in faccia la realtà per come è.

Eppure, bisognerebbe chiedersi:

Ma dove sono le femministe? Perché non protestano contro questa indebita appropriazione di ruoli? Perché non difendono l’autentica femminilità, quella che non è “disputabile” a proprio piacimento?

Sveglia! Scendete in piazza e difendete l’esproprio che state e stiamo subendo.

E tu che ne pensi di questa storia? Siamo forse solo noi qui che vediamo sempre più cose fuori dal mondo?

Potranno dirci quel che vogliono, ma noi di fronte a questa pseudo-realtà non solo non ci ritroviamo per niente, ma possiamo assicurarti che la combatteremo fino alla fine.

Ti chiediamo di aiutarci a combattere e soprattutto ti incitiamo a non abituarti; sì, proprio così, non bisogna abituarsi a questa situazione.

Perché loro puntano proprio sull’effetto dell’abitudine.

Ti ricordiamo cosa scriveva in proposito sant’Agostino di Ippona.

«A forza di vedere tutto si finisce per sopportare tutto.
A forza di sopportare tutto si finisce per tollerare tutto.
A forza di tollerare tutto si finisce per accettare tutto.
A forza di accettare tutto si finisce per approvare tutto».

Grazie, come sempre.


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