In Europa feroce attacco “woke” contro la Chiesa!
Non basta Trump.
Se negli Stati Uniti il Presidente ha ribadito come vi siano solo due generi, quello maschile e quello femminile, in Europa l’ideologia Lgbt dilaga purtroppo ancora incontrastata.
Lo dimostra la Spagna, dove la Chiesa è sotto attacco da parte delle istituzioni.
Il Ministro dell’Uguaglianza, Ana Redondo, ha aperto un fascicolo per indagare se nelle diocesi iberiche si tengano corsi o seminari per la conversione sessuale di persone Lgbt.
Corsi e seminari effettivamente se ne svolgono, ma la conversione qui proposta non è quella sessuale, bensì quella spirituale.
L’Associazione Spagnola contro le Terapie di Conversione, una delle tante lobby “gay”, che ha sporto denuncia in merito, ha preso un granchio.
Ma tutto fa brodo e tanto basta al governo per esercitare pressioni e rivolgere minacce al mondo cattolico, paventando iniziative legali.
La legge 4/2023, infatti, vieta «metodi, programmi e terapie di avversione, conversione o controcondizionamento», tesi a modificare orientamento o identità sessuale altrui.
Questo «anche se avessero il consenso della persona interessata o del suo rappresentante legale». Pazzesco.
Ma non è questo il caso: nelle parrocchie si fa solo accompagnamento pastorale, il che è compito precipuo della Chiesa.
Che un sacerdote chieda agli omosessuali, che vivono in stato di peccato, di convertirsi, confessarsi e aderire alla morale cattolica, conducendo una vita casta, è doveroso e sacrosanto.
Un’eventuale sanzione esulerebbe quindi dal diritto e sconfinerebbe nell’abuso, costituirebbe cioè un attacco senza precedenti alla fede cattolica.
La legge prevede multe comprese tra i 200 ed i 150.000 €, compreso il divieto di ricevere aiuti pubblici, a seconda della gravità del reato contestato. È un bavaglio, insomma. Un capestro.
Ben ha scritto il Vescovo di Orihuela-Alicante, mons. José Ignacio Munilla Aguirre: «Quella che chiamano “terapia di conversione”, in realtà non esiste». E prosegue:
«È solo una costruzione ideologica del marxismo per impedire alla Chiesa di accompagnare pastoralmente le persone con inclinazioni omosessuali, aiutandole a vivere la virtù della castità».
Non possiamo accettare questa nuova forma di persecuzione religiosa in Occidente! Restare in silenzio oggi potrebbe significare ritrovarcela applicata domani in Italia o nel resto d’Europa!
È necessario sollevare ovunque un moto di protesta forte e deciso, che si opponga ad attacchi tanto meschini ed a minacce tanto odiose rivolte contro la fede cattolica!
Per questo intendiamo scatenare una vasta campagna di sensibilizzazione tramite Facebook, un modo sicuro, veloce ed efficace per informare, smuovere le coscienze e ribellarsi a simili soprusi.
Tutto questo ha però un costo. Da soli non riusciamo a farcene carico. Ma, se ci aiuti, uniti ce la faremo!
È importante, perché il fuoco levato contro la Chiesa cattolica dalle Sinistre in Spagna è concentrico ed a più livelli e potrebbe fare tristemente scuola anche in altri Paesi.
Il governo social-comunista spagnolo ha, infatti, attaccato anche don Felicien Malanza, parroco di Torrecaballeros, perché, sentita la Diocesi, ha negato la S. Comunione al suo Sindaco.
Il primo cittadino, Rubén García de Andrés, esponente del Psoe, ha una relazione omosessuale con un altro uomo. Il reverendo ha quindi applicato la dottrina cattolica. È suo dovere.
L’arcivescovo di Oviedo, mons. Jesús Sanz Montes, ha criticato il fatto che i due, oltre tutto, censurino «omelie e adattino la morale cristiana alle loro derive etiche e pratiche licenziose».
Ed ha proseguito: «Ora un sindaco ed il suo amico ci danno lezioni di liturgia e di sacramenti: talebani clericali, che si credono furbi».
Ma le Sinistre e la stampa si sono subito scatenati in un crucifige! politico-mediatico senza precedenti, applicando alla lettera l’ideologia woke.
In un comunicato ufficiale la diocesi di Segovia ha intimato al locale Partito Socialista di ritirare le accuse di omofobia e discriminazione; in caso contrario scatterà l’accusa di diffamazione.
Non possiamo lasciare soli questi nostri fratelli nella fede, ingiustamente e ideologicamente accusati! Non possiamo restare indifferenti!
Perché altrimenti la rivoluzione anticattolica, che adesso devasta la Spagna, ce la ritroveremo senz’altro domani scatenata contro diocesi e parroci italiani.
Gli spettri Lgbt sono diventati in Europa un bieco ed infondato pretesto ideologico per attaccare la Chiesa!
Dobbiamo levare anche le nostre voci e combattere la Buona Battaglia, cui siamo chiamati!
Il tuo aiuto è fondamentale! Perché, unendo le forze di tutti, anche il mondo politico dovrà ascoltarci. I fatti lo dimostrano.
Solo un’azione corale ha finalmente sconfitto l’indottrinamento Lgbt nell’Idaho, Stati Uniti. E questo prima dell’insediamento di Donald Trump alla Casa Bianca!
Il Consiglio d’Istruzione di quello Stato ha vietato la devastante ideologia “DEI” (Diversità, Uguaglianza e Inclusione) in tutte le scuole superiori.
Ora in tutte le classi ci si dovrà attenere alla «neutralità politica». Il controllo delle Sinistre sull’insegnamento è stato così sconfitto.
Anche la Boise State University e la Idaho State University hanno revocato tutte le proprie politiche sulla diversità, sull’equità e sull’inclusione.
Più di 30 Stati negli Usa hanno introdotto leggi mirate ad eliminare i programmi Lgbt dalle aule. La voce del popolo è stata ascoltata e l’ideologia “woke” è stata annientata.
Per questo siamo certi che anche stavolta, se ci dai una mano, ce la faremo!
Potremo garantire ai nostri figli un insegnamento vero e puro, conforme alla retta dottrina ed in grado di costruire davvero la loro personalità più autentica, di renderli cittadini del domani.