In queste ore l’offensiva di morte potrebbe estendersi!

In queste ore l’offensiva di morte potrebbe estendersi!

Ancora suicidio assistito!

È denominato Terminally Ill Adults Bill ed è firmato da Kim Leadbeater, deputata del Partito Laburista alla Camera dei comuni del Regno Unito.

Si tratta di un progetto di legge che, qualora venisse approvato, consentirebbe a persone maggiorenni affette da malattie terminali, con un’aspettativa di vita non superiore ai sei mesi, di ricorrere al suicidio assistito.

Mentre ti arriva questa mail, il Parlamento britannico lo sta discutendo e la votazione è prevista oggi per le 13:30 (14:30 ora locale).

«La morte assistita non viene votata alla Camera dei Comuni da quasi un decennio. – ricorda il quotidiano inglese The Guardian – L’ultima volta è stato presentato (il progetto di legge ndr) alla Camera dei Comuni nel 2015 ed è stata respinto dai parlamentari.

C’era anche un disegno di legge proposto alla Camera dei Lord nel 2022, che è arrivato in seconda lettura in Aula».

All’interno dello stesso governo laburista convivono posizione contrapposte, a tal punto che lo stesso premier Keir Starmer ha evitato di esprimersi sulla questione.

Nei giorni scorsi ha fatto però discutere la testimonianza dell’ex Primo ministro laburista, in carica dal 2007 al 2010, Gordon Brown.

Questi ha ricordato la vicenda che ha scosso profondamente lui e sua moglie. Nel 2011, infatti, viene al mondo sua figlia Jennifer che però muore solo 11 giorni dopo il parto a causa di un’emorragia cerebrale.

L’ex politico laburista ricorda il momento in cui comunicarono a lui e la moglie la notizia della malattia, dopo appena quattro giorni dalla sua venuta al mondo, e le poche ma intense giornate trascorse in sua compagnia.

«Quei giorni che abbiamo trascorso con lei rimangono tra i giorni più preziosi della vita mia e di Sarah. – ha dichiarato Gordon Brown su The Guardian – L’esperienza di sedermi con una bambina mortalmente malata non mi ha convinto della causa della morte assistita; mi ha convinto del valore e dell’imperativo di una buona assistenza di fine vita».

Nel prosieguo dell’articolo, l’ex Primo ministro chiede di investire nelle cure palliative e lancia un monito contro i messaggi subliminali che l’approvazione del disegno di legge sul suicidio assistito potrebbe far passare.

Aspetto di cui ti abbiamo avvertito più volte, ma che sembra sfuggire ai più. Finalmente un politico che adesso ne parla e che denuncia l’effetto perverso che potrebbe avere una legge simile nel medio-lungo periodo.

Ti riportiamo le sue parole:

«Una legge sulla morte assistita, per quanto ben intesa, altererebbe l’atteggiamento della società nei confronti degli anziani, dei malati gravi e dei disabili,
anche se solo in modo subliminale, e temo anche che le professioni assistenziali perderebbero qualcosa di insostituibile – la loro posizione di badanti esclusivi.

A ciò si aggiunge il pendio scivoloso con i legislatori, senza dubbio per compassione, che trovano difficile resistere all’erosione delle garanzie e all’estensione dell’ammissibilità».

Come vedi, in mezzo al diluvio di morte c’è ancora qualcuno di buon senso che, pur provenendo dal mondo politico e valoriale a noi opposto, ricorda che uno Stato che “investe” sulla morte “per compassione”, è uno Stato che ha perduto il senso stesso dei suoi gesti.

La morte non libera, uccide!

Diciamolo una volta per tutte, in maniera chiara, netta, definitiva!

Soprattutto, speriamo e preghiamo il Cielo che questa proposta di legge venga rigettata dalla Camera dei Comuni e che trionfino nel voto le parole di buon senso di Gordon Brown.

Ti preghiamo di far tue le sue considerazioni e di meditarle attentamente.

Oltre a farle tue, parlane a parenti, amici, conoscenti e diffondi più che puoi le mail che leggi per far circolare il loro contenuto; per svegliare dal torpore le persone e spingerle a prendere in mano il loro destino, e a combattere!

Ti chiediamo di lottare con noi questa grande battaglia in difesa della vita, della famiglia e della libertà educativa.

Se non lo facciamo noi, le cose andranno sempre peggio!

E noi non vogliamo che le cose peggiorino; semmai desideriamo per la società dei nostri figli e nipoti un futuro quanto più sereno, radicato nella vita e fondato sulla famiglia, ovvero sul matrimonio tra uomo e donna che si mantiene aperto alla vita.

Combatti dunque insieme a noi questa grande, difficile ma entusiasmante battaglia, e ti promettoiamo che non te ne pentirai!


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