La lobby LGBT riscrive la storia

La lobby LGBT riscrive la storia

La narrativa LGBT oramai travalica qualsiasi frontiera, persino la storia.

In Grecia, in questi giorni, sta tenendo banco la polemica scatenatasi a seguito della messa in onda, sulla piattaforma Netflix, della serie tv dedicata alla figura del grande condottiero e stratega greco Alessandro Magno: Alexander: The Making of a God.

La ministra della Cultura del Paese ellenico, Lina Medoni, ha definito la serie “piena di inesattezze storiche” e “con contenuti scarsi”.

Il motivo viene spiegato a chiare lettere in un articolo pubblicato sul quotidiano greco “Eleftheros Typos”, all’interno del quale il film è accusato di aver avviato una “campagna di propaganda sull’omosessualità”.

Tesi che peraltro non è del tutto nuova, visto che già il film Alexander, uscito nel 2004 e diretto da Oliver Stone, aveva enfatizzato l’omosessualità di Alessandro Magno.

Ci troviamo ancora una volta alle prese con delle plateali riscritture della realtà, in questo caso di ordine storico.

Occorrerebbe invece ricordare che, su questa specifica questione, non vi è l’unanimità di giudizio da parte degli storici.

Eppure, l’industria culturale e cinematografica sembra avere un obbligo quasi morale a dire certe cose, a patrocinare determinate cause...

Giorno dopo giorno siamo sempre più avvolti da una cappa che sembra toglierci il respiro; una cappa divenuta talmente opprimente, che stentiamo a credere che tutto ciò stia avvenendo senza “colpo ferire…”.

Proprio così, perché la cosa peggiore è che i più recepiscono tutta questa vergognosa propaganda senza fiatare, seguendo la massa.

Tutte ragioni che aiutano noi a prendere sempre più coscienza del fatto che se non ci attiviamo noi, se non svegliamo noi le coscienze, nessuno lo farà al nostro posto.

E questo, come ho avuto modo di dirti già in passato, non possiamo proprio permettercelo, perché in gioco c’è senz’altro la società di oggi, ma soprattutto quella di domani, quella in cui i tuoi figli e nipoti saranno i protagonisti.

Noi abbiamo un obbligo morale a cui ottemperare, che è quello risvegliare le coscienze, di mostrare e riaffermare con coraggio e fermezza la bellezza della famiglia fondata sul matrimonio tra uomo e donna e che si mantiene aperta alla vita...

La bellezza e la gioia di una famiglia in cui nascano bambini e in cui le persone più deboli, come gli anziani e i malati, siano rispettati e venerati, e vengano serenamente accompagnati verso l’inizio della nuova vita.

Su queste basi è nata e si è sviluppata la società occidentale, che piaccia o meno a taluni.

Aiutaci a ricordarlo e a martellare incessantemente contro vergognose riscritture della realtà e della storia, che vorrebbero trascinarci verso un futuro da evitare nel modo più assoluto.

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