L’aborto è la battaglia del futuro

L’aborto è la battaglia del futuro

Sembrerebbe proprio di sì, almeno a detta dello storico Marco Gervasoni, che dalle pagine dell’Huffington Post indica almeno tre motivi per i quali lo scontro sull’aborto sarà lo scontro decisivo da qui in futuro.

Prima di vederli da vicino, è necessario premettere che non vi sono dubbi sul fatto che l’aborto – così come i temi relativi a famiglia e libertà educativa – sarà l’oggetto dello scontro dei prossimi anni.

Gli Stati Uniti d’America sono lì a dimostrarcelo quotidianamente. Questo dato è l’unico punto fermo che ci sentiamo di condividere con quanto scrive Gervasoni, ed il perché è presto detto.

Quest’ultimo, infatti, scrive che la destra polarizzerà la sua attenzione sull’aborto e cercherà di renderlo nuovamente clandestino, in ragione del “nazionalismo etnico” che predica, l’ideologia “cristianista” che professa e le credenze “anti-scienza” di cui è intessuta.

Credo sia del tutto superfluo provare solamente a commentarle tali parole.

Ricordiamo semplicemente en-passant che Gervasoni è uno storico ed editorialista, che scrive anche per “Il Giornale” e che si definisce conservatore.

Eppure, secondo lui, la destra attuale è contaminata da queste tre tendenze di fondo.

Tutto questo giusto per descriverti la grande confusione che regna sotto il cielo.

Ti invitiamo però a considerare seriamente l’attenzione – sempre più massiccia – che sta prendendo piede attorno al tema dell’aborto e, più generale, attorno alle tematiche di cui Generazione Voglio Vivere si occupa quotidianamente.

Questo significa anche che gli sforzi che tu sostieni insieme a noi, stanno dando i loro frutti.

Imporre sulla scena pubblica tematiche così delicate, che investono in pieno la dimensione umana, significa infatti ridestare l’attenzione su ciò che sembra non sfiorarci più di tanto (se solo pensiamo ad un raffronto con i temi economici, ad esempio, apparentemente non c’è paragone) e che invece resta la vera “pietra dello scandalo” tra chi ha a cuore realmente la dignità umana e chi non ce l’ha.

Tra chi crede alla manipolabilità dell’uomo e chi no.

Tra chi crede che l’uomo è, e tra chi crede che l’uomo si “costruisce” nel tempo, muta con le epoche non avendo una natura data una volta e per sempre.

Se ciò è vero significa che tu, insieme a noi, hai una responsabilità non da poco e da cui non ti puoi sottrarre.

Sottrarsi da questa lotta, che giorno dopo giorno si fa sempre più intensa e pressante, equivale infatti ad abbandonare il campo in mano agli avversari.

Noi, al contrario, dobbiamo invece compattare un mondo attorno al primato della vita, della famiglia e della libertà educativa e riaffermare il concetto che una società che non rispetta queste tre dimensioni basilari dell’esistenza, è destinata a non avere futuro e a condannarsi all’autodistruzione.

Ci dispiace, ma noi non siamo disponibili a contemplare questa ipotesi.

Dimostra anche tu, insieme a noi, che non sei disponibile ad abbandonare il campo e dimostralo a partire da oggi.


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