L’Olanda apre all’eutanasia infantile

L’Olanda apre all’eutanasia infantile

I Paesi Bassi hanno deciso di estendere la possibilità di ricorrere all’eutanasia anche ai bambini di età inferiore ai 12 anni affetti da malattia terminale e le cui sofferenze sono ritenute insopportabili.

«Stiamo parlando di bambini così malati che la morte è inevitabile, che si prevede muoiano a breve» ha dichiarato il ministro della Salute Ernst Kuipers, il quale ha anche aggiunto che si prevede vi siano dai 5 ai 10 bambini all’anno che possono rientrare in tali parametri.

Il provvedimento dovrebbe essere approvato entro la fine dell’anno.

Ci sentiamo di sposare appieno alcune considerazioni sul tema effettuate dal Centro Studi Livatino, al quale rimando per ulteriori approfondimenti.

Vi sono almeno tre obiezioni decisive che letteralmente disintegrano la proposta di legge olandese.

1. Da un punto di vista scientifico, affermare che vi siano sofferenze insopportabili sulle quali fondare le pratiche eutanasiche è semplicemente falso.

Una considerazione simile omette infatti di ricordare i notevoli sviluppi che vi sono stati in tema di terapie palliative: il caso della sedazione terminale ne è un esempio ben visibile.

2. Da un punto di vista etico, l’approccio olandese contrasta con i principi della deontologia medica che obbligano il medico a non “somministrare” morte al paziente.

A maggior ragione, se tutto ciò avviene ai danni di un minore incapace di dare un valido consenso; senza considerare, poi, l’influenza che subisce dallo stato di fragilità in cui vive.

3. Da un punto di vista giuridico, lo abbiamo già anticipato, vi è il problema dell’età e dunque dell’impossibilità di dare un consenso giuridicamente rilevante;

Questo dato smonta letteralmente “il principio di autodeterminazione” a cui i fautori delle pratiche eutanasiche si appellano a spada tratta.

Come vedi, qualsiasi stratagemma vanno inventando per ostacolare, contrastare il principio della vita, gli si ritorce contro poiché l’ordine nel quale io e te siamo immersi parla il linguaggio della logica umana, logica che non contempla il “somministrare” morte.

Non bisogna mai dimenticarlo.

Noi abbiamo questo compito: ricordare il più possibile a chi ci è accanto che ciò che dicono su questi temi e su aspetti simili, ha solo l’apparenza della logica.

Il più delle volte, invece, i loro discorsi si fondano su un concetto riduttivo di libertà umana, come ha ripetuto di recente il Papa.

Ricorda che non possiamo e non dobbiamo mai darci per sconfitti.

Ti chiediamo, dunque, di sostenere quanto svolgiamo quotidianamente e di non abbassare mai la guardia.


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