L’Oms e i milioni di dollari spesi per aborto e pianificazione familiare
Lo sapevi che l’Organizzazione Mondiale della Sanità spende 7,6 milioni di dollari, pari all’11% del suo budget, per programmi sull’aborto?
Ma non è finita qui.
Infatti, altri 6 milioni di dollari – pari all’8% del budget – sono da essa stanziati per programmi di pianificazione familiare e contraccezione.
È quanto emerge dal programma di bilancio dell’Oms 2022/2023, dove si parla anche di 56 milioni di aborti l’anno praticati in tutto il mondo.
Una cifra davvero spaventosa e vergognosa.
Ti ricordiamo che l’Oms è l’agenzia dell’Onu specializzata sulle questioni sanitarie e costituisce il punto di riferimento, in tutto il mondo, per ciò che attiene la salvaguardia della salute e, in generale, lo sviluppo del benessere psico-fisico.
Ebbene, secondo te è normale che un ente di questa portata spenda delle cifre del genere in nefandezze simili?
Perché non bisogna esitare a ricordare che l’aborto costituisce un omicidio e che quando si parla di pianificazione familiare e contraccezione, l’occhio non può non correre subito alla barbara politica del figlio unico praticata in Cina.
Ma senza scomodare il terribile esempio cinese (che però va tenuto in considerazione), basterebbe ricordare che sviluppo sociale e dignità umana devono sempre camminare congiuntamente, e non esiste il primo senza il rispetto della seconda.
«Rifiutare la contraccezione e ricorrere ai metodi naturali di regolazione della natalità significa scegliere di impostare i rapporti interpersonali tra coniugi sul reciproco rispetto e sulla totale accoglienza, con positivi riflessi anche per la realizzazione di un ordine sociale più umano» (Compendio della Dottrina sociale della Chiesa, 233).
Sono queste alcune delle principali sfide a cui dobbiamo resistere nel nostro tempo, ed anche per questo è necessario monitorare continuamente ciò che accade nelle istituzioni nazionali ed internazionali.
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