
L'Ungheria mostra la via: stop al Gay Pride! L'Italia segua l'esempio!
Finalmente una nazione europea ha avuto il coraggio di dire basta.
L’Ungheria di Viktor Orbán ha approvato una legge storica: stop ai Gay Pride e protezione dei bambini dall’indottrinamento woke.
Con 136 voti favorevoli, il Parlamento ungherese ha lanciato un segnale forte e inequivocabile: la famiglia naturale, la tradizione, il diritto dei bambini a crescere senza imposizioni ideologiche sono valori non negoziabili.
Dopo anni in cui il mainstream ha cercato di far passare qualsiasi imposizione ideologica come “diritto”, ecco un governo che risponde con i fatti.
Non più Pride trasformati in carnevalate oscene, non più ideologie di genere inculcate ai minori. Finalmente, una risposta chiara e netta contro l'assalto ai nostri valori.
Cosa prevede la legge?
Il provvedimento ungherese modifica la legge sulla protezione dell’infanzia e stabilisce che:
✅ I Gay Pride e tutte le manifestazioni LGBTQ+ sono vietate se violano la normativa del 2021 che impedisce la “promozione o rappresentazione dell'omosessualità e del cambio di genere” ai minori.
✅ Gli eventi pubblici dovranno rispettare il diritto dei bambini a un corretto sviluppo fisico, mentale e morale, impedendo ogni forma di propaganda ideologica.
✅ Le sanzioni per chi organizza o partecipa a eventi vietati saranno severe:
- Multe fino a 200.000 fiorini ungheresi (circa 500 euro).
- Le autorità potranno utilizzare il riconoscimento facciale per identificare e punire i trasgressori.
L’Ungheria protegge il diritto dei bambini a crescere senza subire pressioni ideologiche e dimostra che la libertà non è il pretesto per distruggere la società.
Il silenzio mediatico su questa storica vittoria è assordante. Le grandi lobby vogliono nascondere la verità, ma noi possiamo contrastarle!
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Famiglia e tradizione: un diritto da difendere!
Per troppo tempo abbiamo assistito a una narrazione unilaterale: chi si oppone all'ideologia LGBT viene tacciato di omofobia, oscurantismo, arretratezza.
Ma la verità è un'altra: non si tratta di discriminazione, ma di difesa della libertà e del buon senso.
Dov'è la libertà di chi vuole difendere i propri figli? Dov'è il rispetto per chi crede nella famiglia tradizionale e nei valori cristiani?
L'Ungheria ha messo un freno a tutto questo. E ha fatto bene!
Non si tratta di censura, ma di proteggere l'infanzia da chi vuole strumentalizzarla per fini politici e ideologici.
L'Italia ha bisogno di una svolta coraggiosa
È ora di prendere una posizione chiara! Se davvero vogliamo difendere la nostra identità, la nostra cultura e il futuro delle nuove generazioni, serve una legge che vieti i Pride come ha fatto l’Ungheria.
Basta lasciare spazio a chi vuole trasformare le piazze in palcoscenici di ideologie divisive e provocazioni.
L'Italia ha una grande occasione per dimostrare che difendere la famiglia, i bambini e la libertà di educazione non è un reato, ma un dovere morale.
Chiunque abbia a cuore il futuro della nostra società non può restare in silenzio. Questa battaglia è di tutti: famiglie, genitori, educatori, cittadini che credono ancora nella libertà di crescere i propri figli senza imposizioni.
I media mainstream fanno di tutto per zittire chi difende la famiglia e i valori tradizionali. Ma noi abbiamo un'arma potente: l'informazione!
Con il tuo sostegno possiamo far conoscere questa legge e chiedere che anche in Italia venga adottata. Possiamo contare sul tuo prezioso aiuto?
Il futuro dell’Italia dipende dal coraggio di chi non si piega. Il momento di agire è adesso!