Noi non siamo pezzi di ricambio

Noi non siamo pezzi di ricambio

Ti facciamo una domanda: se tu sapessi che un governo abbraccia un’ideologia di morte, ti sentiresti al sicuro come cittadino? Sicuramente la risposta è no.

Bene, dobbiamo fare allora attenzione, perché il passo compiuto dall’Irlanda è davvero inquietante. E non vorremmo che altri Paesi pensassero di imitarlo. Sai cos’è accaduto?

È entrata in vigore da poco una nuova legge, per la quale tutti i cittadini di età superiore ai 18 anni vengono inseriti automaticamente nell’elenco dei donatori d’organi, anche senza il loro consenso.

Tutti i cittadini adulti, cioè, verranno considerati consenzienti d’ufficio, a meno che non si siano iscritti esplicitamente al Registro nazionale di rinuncia.

Secondo il sito dell’HSE-Health Service Executive, i familiari verranno consultati prima di procedere all’espianto. Ma non è tutto così facile. Il dibattito, infatti, in campo etico è accesissimo.

Negli Stati Uniti sono già stati documentati ripetuti casi di pazienti dichiarati morti, cerebralmente o cardiologicamente, per i quali si è dovuto interrompere il prelievo d’organi, perché risvegliatisi.

La fretta è sempre cattiva consigliera, in particolare quando indotta dalle pressioni delle organizzazioni no-profit specializzate nella donazione d’organi, contro gli interessi del paziente.

Il dottor Angelo Bottone all’Iona Institute, think tank conservatore irlandese, ha persino sollevato lo spettro dell’eutanasia finalizzata alla donazione d’organi in Paesi come Belgio e Olanda.

C’è chi propone cioè, per il paziente, che opta per il suicidio assistito, di sottoporlo ad anestesia generale e poi procedere all’espianto, prima ancora che venga dichiarato morto!

Perché questo? Per poter mantenere integra la vitalità, la qualità e la quantità degli organi disponibili.

Queste sono notizie che ci fanno rabbrividire. E siamo certi che capiti lo stesso anche a te, perché, come noi, credi nella Vita. Ed allora permettici di parlarti con il cuore in mano.

Non riusciamo più a tacere di fronte a ciò che leggiamo. Noi non siamo pezzi di ricambio! Il rischio di abusi è troppo evidente ed elevato!

Il problema è che ben pochi sanno cosa sia accaduto in Irlanda, perché la grande stampa non ne ha parlato. Ad informare, ancora una volta, dobbiamo provvedere noi.

Perciò intendiamo lanciare una vasta campagna di sensibilizzazione, che dica alla gente le cose come stanno e ci consenta di trovare nuovi amici pronti ad unirsi a noi nella battaglia per la Vita.

I social sono lo strumento più adeguato, poiché ci consentono di raggiungere tanti in poco tempo. Ma hanno un costo, di cui da soli non riusciamo a farci carico.

Per questo, abbiamo bisogno del tuo aiuto! È nostro compito difendere i principi fondamentali della medicina, che consistono nel curare e garantire la vita.

Ogni essere umano ha una dignità intrinseca propria in quanto persona, non trovi? Ma questo è bene ricordarcelo e ripetercelo sempre, per essere al riparo da tentazioni eugenetiche.

In Italia qual è la situazione? Qui le cose sono diverse. Non vige il metodo “opt-out” di consenso presunto, introdotto in Irlanda, dove tutti gli adulti sono donatori d’organi.

Da noi si può esprimere la propria volontà, pro o contro, in Comune al rinnovo della carta d’identità, all’ASL di appartenenza, all’AIDO oppure con un foglio olografo da tener con sé.

In assenza di una dichiarazione esplicita, rilasciata in vita, sono i familiari a decidere, perché in Italia, come saprai, non vige il principio del silenzio-assenso.

Ma in un Paese, come il nostro, in cui divorzio e aborto sono già realtà e dove si sta valutando se introdurre anche l’eutanasia o “suicidio assistito”, le cose potrebbero cambiare rapidamente.

Se non facciamo attenzione, non possiamo considerarci al sicuro. E se l’Irlanda fungesse da apripista ed altri Stati, tra i quali magari anche il nostro, la seguissero?

Per questo occorre mantenere aperti gli occhi ed alta la guardia! Ma, per farlo, è necessario prima di tutto essere informati e sapere le cose come stanno.

Ecco allora per quale motivo è importante lanciare una vasta campagna di sensibilizzazione online. Solo così potremo fornire a tutti gli strumenti necessari per difendere la Vita.

Il silenzio dei grandi media addormenta le coscienze e mantiene nell’ignoranza. Contribuisci anche tu con la tua migliore offerta per rendere tutto questo possibile.

La tua donazione rende più forte la tua voce e le consente di esser sentita da tutti, facendola divenire un’onda che raggiunge migliaia di persone, scuote le coscienze e conquista i cuori.

La vita è un dono di Dio. Non un pezzo di ricambio. Diciamolo a tutti!

 

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