Protestiamo contro l’uso strumentale delle "discriminazioni"!
Ce l’hanno fatta, almeno per il momento, e non è un bene.
Martedì la Regione Puglia ha approvato una propria legge regionale contro l’omotransfobia.
“La legge che abbiamo approvato intende rimuovere gli ostacoli che limitano l’accessibilità ai diritti e vuole contrastare ogni forma di discriminazione basata sul genere e l’orientamento sessuale attraverso la conoscenza, la cultura, l’inclusione”, ha dichiarato il presidente Michele Emiliano.
La Puglia si va così ad aggiungere a Toscana, Liguria, Marche, Sicilia, Piemonte, Umbria, Emilia Romagna e Campania nell’adozione di misure contro le “discriminazioni” basate sull’orientamento sessuale e l’identità di genere.
Ti invitiamo a firmare oggi stesso una petizione di allarme e di protesta indirizzata ai gruppi parlamentari che compongono il centrodestra italiano (Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia), affinché lancino una campagna nazionale per far capire agli italiani cosa c’è realmente in gioco dietro l’apparente “lotta alle discriminazioni”.
Mettiamo bene in chiaro una cosa.
Le discriminazioni, qualsiasi esse siano, vanno tutte ed egualmente condannate. Nella maniera più assoluta, senza alcun dubbio.
Il problema è che nell’attuale fase storica esse vengono usate strumentalmente per attuare leggi liberticide ai danni di chi non crede a “sbagli della mente umana” (Papa Francesco) come l’ideologia gender.
Ideologia che mira a cancellare le differenze tra maschio e femmina e di cui la comunità LGBT e la sinistra negano l’esistenza.
Perché vedi, forse qui non è ancora abbastanza chiaro il nocciolo del problema. O, molto più probabilmente, molti fanno astutamente finta di non vederlo, così la commedia degli equivoci può continuare indisturbata.
Quando leggi come quella varata dalla Regione Puglia dicono di voler tutelare e promuovere una visione più inclusiva per tutte quelle persone che si sentono altro rispetto alla sessualità biologica di nascita, nei posti di lavoro, a scuola, nelle istituzioni pubbliche…
Ciò implica, nella realtà quotidiana, l’adozione di regolamenti e disposizioni che vanno inevitabilmente a confliggere con una semplice ma importantissima educazione al rispetto dell’altro e di condanna delle discriminazioni basate sull’orientamento sessuale.
Quello che si cerca di attuare, in realtà, è una campagna ideologica, spesso dai toni aggressivi, volta a promuovere un modo di vivere conforme all’autopercezione individuale, tratto identificativo dell’ideologia gender.
Ci dispiace, ma questo non possiamo permetterlo!
Se questa falsa concezione della realtà corrispondesse al vero, significherebbe che il nostro istinto e la nostra ragione sbagliano.
Significherebbe dichiarare guerra alla logica dell’essere umano, che è portato naturalmente ad obbedire ad una legge naturale inscritta nei nostri cuori, nelle nostre membra, e che è parte di quella legge universale posta in essere dal Creatore.
In breve, significherebbe affidarsi interamente alle passioni umane in barba ad ogni principio di sana ragionevolezza.
È semplicemente assurdo e molto, ma molto pericoloso solamente pensarlo!
Ecco il motivo per cui ti invitiamo a firmare oggi stesso una petizione di allarme e di protesta indirizzata ai gruppi parlamentari che compongono il centrodestra
italiano (Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia), affinché lancino una campagna nazionale per far capire agli italiani cosa c’è realmente in gioco dietro l’apparente “lotta alle discriminazioni”.
Non possiamo girarci dall’altra parte quando minacce così gravi si addensano sul nostro Paese.
Dacci una mano, lotta insieme a noi per difendere la società di oggi e di domani, quella dei tuoi figli e nipoti!