Rifiuta la chemioterapia per far nascere la figlia
Ancora una storia di amore, eroismo ed attaccamento alla vita.
Una storia che questa volta ci giunge dallo Stato del Michigan, negli Stati Uniti, ove una giovane madre, Tasha Kann, incinta del suo secondo figlio e affetta da cancro al cervello, ha rifiutato l’invito dei medici ad interrompere la gravidanza per ricevere le cure chemioterapiche.
Intervistata da Fox News, la donna ha osservato che «abortire il mio bambino non è mai stata un’opzione per me perché va contro la volontà di Dio».
Davanti a chi le pronosticava una morte certa, lei ha sempre continuato a nutrire la speranza radicandosi ancor più nella fede.
«Se il cancro fosse già così grave come dicevano, uccidere il mio bambino non mi avrebbe comunque salvato», risponde.
Grazie alla sua determinazione e al suo spirito di fede, ha portato a termine la gravidanza e ha partorito.
Adesso si gode i suoi due figli insieme al marito.
Purtroppo, però, i guai per Taska non sono terminati, perché pur sopravvivendo alle tempistiche limitate che le avevano preventivato, il cancro si è presto diffuso invadendo il sistema nervoso.
Auguriamo con tutto il cuore a lei e alla sua famiglia di vincere anche questa battaglia, con la forza e lo spirito di fede che hanno caratterizzato quella precedente, e che ha permesso di far venire al mondo una nuova creatura.
Vedi, quando sento notizie come questa e apprendiamo che esistono donne di tale fibra morale, ci convinciamo sempre di più che viviamo in una società totalmente falsata.
Intendo dire, una società oppressa da una cappa di notizie e da narrazioni tese a descriverci una realtà che non esiste in natura, ma soltanto nelle fantasie di pochi.
La realtà, quella vera, la vita concreta delle persone è costituita invece da tante donne che come Taska sono disposte a dare la vita per le creature che portano in grembo. Di questo ne siamo sicuri.
Ebbene, a noi spetta il compito di risvegliare sempre più questo spirito e di informare le persone che il mondo dei social, quello descrittoci dai media e in particolare dalla Tv, non corrisponde alla realtà, bensì ad un immaginario costruito ad arte.
A noi spetta il compito di lottare per narrare un mondo alternativo: quello della quotidianità, dei sacrifici, quello dell’attaccamento e dell’amore per la vita.
Ti chiediamo di aiutarci a fronteggiare le false narrazioni del momento e di unirti a noi in questo importante compito.