Sapevamo che sarebbe andata a finire così!

Sapevamo che sarebbe andata a finire così!

Ormai si fa fatica a stare dietro alle rivendicazioni assurde da parte della lobby LGBT.

Sulla scorta di quanto avvenuto in Olanda, adesso la polemica sta montando perché l’organizzatrice di Miss Italia, Patrizia Mirigliani, ha negato la possibilità di voler apportare delle modifiche al regolamento del celebre concorso di bellezza, per permettere la partecipazione di concorrenti transgender.

«Nel mio regolamento, al momento, non ho ancora aperto alle transgender, poiché ritengo che debbano essere nate donne – ha osservato la Mirigliani –. Quindi, finché andrà avanti il mio regolamento sarà così. E per ora non ritengo di cambiarlo».

Nonostante le coraggiose parole, tuttavia c’è da temere il peggio per via delle altre parole “fluttuanti” dell’organizzatrice, che, intervenendo in occasione di un concorso di bellezza locale e sull’opportunità che un’assessorato alla Cultura di un importante comune lombardo potesse patrocinare l’evento, ha definito Miss Italia come «un concorso che va oltre l’aspetto estetico».

«le partecipanti hanno storie incredibili, e queste storie contribuiscono a creare cultura, poiché l’identità del concorso è riflessa nelle esperienze e nelle vite delle donne – ha affermato Patrizia Mirigliani –.

Non possiamo ridurre Miss Italia a un semplice concorso, poiché nel corso degli anni ha assunto un significato più profondo, diventando una rappresentazione dell’identità e della storia delle donne italiane».

Ed è lo stesso motivo per il quale personaggi come Vladimir Luxuria, hanno affermato che sia una decisione «fuori dal tempo che si escluda dalla partecipazione a Miss Italia un transgender che ha ultimato la transizione e pertanto è donna a tutti gli effetti».

Sarà forse anche per questo motivo che la Mirigliani non ha bocciato l’ipotesi della partecipazione di concorrenti transgender, in modo assoluto:

«se Miss Olanda ha ritenuto opportuno includerle sono felice per loro, ma spero non fosse l’unica transgender del concorso, anche io ho lanciato nel concorso con protesi ma non ho fatto di loro una bandiera assoluta. Dico solo che le cose devono andare per gradi, l’Italia è un paese delicato e particolare», ha dichiarato Patrizia Mirigliani.

Speriamo tanto di sbagliarci e auspico che Patrizia Mirigliani non ceda dinanzi a queste pressioni così assurde.

Ma come si fa a non comprendere la portata di ciò che sta avvenendo giorno dopo giorno sotto i nostri occhi?

Noi non dobbiamo e non possiamo “abituarci” a delle situazioni come queste, perché è assolutamente inconcepibile l’abbaglio che la società del nostro tempo sta prendendo.

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Grazie, come sempre.


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