Smascherare la tattica delle lobby LGBT!
Il lupo perde il pelo ma non il vizio.
Questo antico proverbio continua a mantenere inalterata la sua valenza.
Ne abbiamo avuto l’ennesima conferma dalla Sicilia, dove qualche giorno fa il capogruppo del M5S all’Assemblea regionale siciliana (Ars), Antonio De Luca, ha presentato un disegno di legge “per potenziare il ruolo della Regione Siciliana nella lotta alle discriminazioni dovute all’orientamento sessuale e all’identità di genere”.
“Il Ddl di dieci articoli, – scrive De Luca – parte dalla consapevolezza che molte persone LGBTI subiscono ancora numerose forme di discriminazione in diversi contesti, questo accade nonostante le forme di tutela già in essere e nonostante la diffusa condanna sociale di tali comportamenti discriminatori.
È ora di creare nuovi strumenti di tutela, per quanto di competenza regionale in ambito: Lavorativo, della cultura, dell’istruzione, socio sanitario e socio assistenziale”.
Ancora una volta ci troviamo a fare i conti con una tattica divenuta ormai chiara, per la sua continua riproposizione.
La “scaletta” utilizzata è la solita:
1. Vittimizzazione;
2. Richiesta di “tutele” crescenti;
Quest’ultima, in realtà, è divenuta da tempo la modalità ordinaria attraverso la quale le lobbies LGBT fanno avanzare i “diritti” nel nostro Paese e in tutto l’Occidente.
Lo strumento della vittimizzazione, del resto, è sempre efficace.
Per quanto spenta ed addormentata, infatti, la coscienza dell’opinione pubblica continua ad essere viva e a non darsi sufficienti spiegazioni del perché sia necessario tutelare o, addirittura, promuovere chi sceglie di cambiare sesso, di ricorrere all’utero in affitto, di essere “fluido”… ecc. ecc.
E allora come fare?
Semplice: “costruire” una realtà che non esiste.
Descrivere discriminazioni che non esistono o amplificare a dismisura situazioni ed eventi di cronaca che non rappresentano la società per come essa è realmente.
Situazioni ed eventi che peraltro – come abbiamo avuto modo di dire più volte – condanno fermamente!
Per tale motivo è assolutamente necessario spiegare a parenti, amici e conoscenti questa dinamica, che si ripropone, sia pur in scala differente, in tutti i luoghi e contesti italiani e non.
Non dimentichiamoci poi di un altro aspetto molto importante: se noi affermiamo in pubblica piazza queste cose, dobbiamo avere il sacrosanto diritto di non essere accusati di “omofobia” o di “razzismo”, né tantomeno di essere processati.
E bada che quella che ti stiamo raccontando non è una storia di fantasia ma la pura verità: se fosse passato il DDL Zan, a quest’ora noi o qualcun altro che rivendica il diritto di pensarla diversamente, saremmo potuti finire sotto processo.
Hai capito? Alla faccia della libertà di pensiero!
Una cosa di questo genere è assolutamente intollerabile!
Per cui, quando leggi i giornali o quando vedi le notizie in Tv, ricorda sempre che la bolla propagandistica che agisce ordinariamente è quella che ti abbiamo descritto prima.
Devi esserne ben consapevole, per non farti fregare!
Per lo stesso motivo, siamo qui a chiederti un sostegno morale e materiale per le attività che quotidianamente svolgiamo. Perché noi non ci stiamo a questa narrazione tossica, totalitaria, opprimente…
Ti ricordiamo ancora una volta, infatti, che senza il tuo aiuto, noi dovremmo chiudere non tra un mese, ma domattina.
Per cui, ti chiediamo con il cuore di lottare al nostro fianco e di credere alla nostra comune battaglia di civiltà, per la difesa dei principi non negoziabili.
Sarebbe infatti un gravissimo errore darsi per vinti, quando c’è un mondo lì fuori che combatte e reagisce alle follie che gli vengono propinate.
Ecco, quello che ti chiediamo è proprio di diventare parte di quel mondo insieme a noi, in modo da restituire ai nostri figli e nipoti la società che meritano, quella fondata sul primato della vita e della famiglia.