Stanno tremando
Stanno tremando.
Non sanno più che pesci prendere, cosa inventarsi per tentare di sbloccare una situazione che resta lì, apparentemente immobile.
Ci riferiamo ai sondaggi, i quali mostrano che l’opinione pubblica italiana ha fiducia nell’attuale Governo e desidera politiche conservatrici in campo sociale.
L’abbiamo visto chiaramente con la storia del patriarcato. Nessuno crede minimamente alle sciocchezze che sono state dette.
La maggioranza degli italiani ha compreso perfettamente che si tratta come al solito di vuota ideologia. Che però fa danni, come hai avuto modo di constatare.
A proposito, su questo tema ti consigliamo di ascoltare la risposta che il filosofo Massimo Cacciari ha dato a Lilli Gruber, durante il programma televisivo Otto e mezzo, nella puntata del 24 novembre.
“Che cos’è oggi la cultura patriarcale”?, ha domandato la Gruber a Cacciari.
Ti trascriviamo di seguito alcuni passaggi della sua risposta:
“Può piacere o no, ma la civiltà occidentale dall’invasione dorica di 1500 anni prima di Cristo si imposta su un’idea di patria potestas.
Questo chiaramente non c’entra col condividerlo o meno, è la realtà. È una cosa che dura (…) per poi andare in crisi, fino al nostro Rinascimento”.
“Quindi oggi”?, incalza la conduttrice.
“(…) quel modello di famiglia non esiste più, la famiglia patriarcale, nel senso autentico del termine, è in crisi da 500 anni e non esiste più da 200 anni”, afferma perentoriamente Cacciari.
Di cosa vogliamo parlare ancora? Del nulla, come sempre...
Bisogna come al solito sventolare la bandierina di allarme su qualsiasi cosa e provarne tutte…
Ed ecco allora che, oggi, come tema del giorno, c’è la convention tenutasi ieri a Firenze del gruppo politico presente al Parlamento europeo “Identità e Democrazia”, di cui fa parte la Lega di Matteo Salvini.
Quale occasione migliore, infatti, per dare addosso a Salvini e al resto dei partiti politici che compongono il gruppo politico sovranista, appellandoli come fascisti, retrogradi, integralisti etc…
Anche questa volta, però, come in passato, l’opinione pubblica europea ha dimostrato e continua a dimostrare ad ogni tornata elettorale di infischiarsene grandemente dei titoli dei giornali e dei servizi televisivi.
Al momento della verità, infatti, milioni di cittadini europei premiano proprio le “pericolose” figure che popolano queste terribili “formazioni oscurantiste”.
Ieri, invece, dal palco fiorentino, al di là di qualche colorita espressione pronunciata da qualche esponente politico, si è tornato a sentir parlare di identità, di radici cristiane, di tutela e promozione della famiglia fondata sul matrimonio tra uomo e donna…
Pensa un po’ che cose assurde!
Tutte cose incredibilmente “rivoluzionarie” per i nostri disgraziatissimi tempi.
Eppure bisogna incominciare a fiutare per bene gli umori dell’opinione pubblica che è stanca e sembra che non si lasci più ingannare da certe favole.
Guai a cullarsi sugli allori, però. Sarebbe un errore imperdonabile.
Il compito nostro, in questo momento storico, deve essere quello di sfruttare la situazione presente
e sensibilizzare sempre più e sempre meglio l’opinione pubblica verso i temi della vita, della famiglia e della libertà educativa.
Bisogna ricordare a tutti che l’Europa che verrà dovrà ripartire proprio da questi “valori non negoziabili”, per riscoprire la sua essenza reale, autentica.
Se tu sei insieme a noi, vedrai che insieme riusciremo a vederla un’altra Italia ed un’altra Europa. Ne siamo sicuri!