Trans anche a San Siro!
Adesso i drag queen invadono anche il calcio!
Sabato 7 settembre, infatti, allo stadio San Siro di Milano, oltre alla partita Inter – Bologna, sono comparsi a bordocampo degli uomini travestiti da donna.
Uno show dai toni assolutamente grotteschi e caricaturali, come puoi constatare tu stesso sfogliando le foto e i video qui presenti.
E non è di certo un caso se hanno scelto di recarsi proprio in uno stadio, essendo il calcio lo sport più seguito in Italia e in gran parte del mondo.
Quale palcoscenico migliore, dunque, per sfoggiare eccentricità e per presentare al pubblico il format televisivo Drag Race Italia, che sarà prossimamente trasmesso dalla Paramount (sponsor, tra l’altro, della squadra calcistica milanese)?
E, naturalmente, muovendoci in questo scenario, poteva mai mancare “il pistolotto etico” finalizzato alla difesa e promozione dei “valori” LGBTQ+?
Ovvio che no, naturalmente!
“Il calcio è di tutti i colori e oggi abbiamo voluto rappresentarli portando allo stadio una bandiera speciale: quella di Drag Race Italia – si legge sul profilo Instagram di Paramount.
Un grazie speciale va alle queen protagoniste della nuova stagione per aver portato in campo i valori dell’inclusione e della diversità dei quali siamo grandi tifosi”.
Non so tu, ma noi al limite “portiamo in campo” il tifo per la nostra squadra del cuore, e allo stadio ci andiamo per divertirci e goderci la partita.
Invece, ancora una volta, ci troviamo a dover fare i conti con questi “spettacoli” provocatori davvero tristi!
Spettacoli che sono evidentemente alla portata di tutti, minori compresi.
E persone come noi, in un modo o nell’altro, sono poi costretti a dare spiegazioni ai propri figli e nipoti su chi siano e perché questi uomini si vestano da donna, in modo così provocatorio, sgargiante e via dicendo.
Ancora una volta: possiamo avere il diritto di essere fermamente in disaccordo con spettacoli del genere che veicolano il messaggio che, in fondo, il sesso biologico è mutabile a proprio piacimento?
Possiamo avere il diritto di dire tutto questo e di non essere considerati razzisti o omofobi? Oppure NON POSSIEDIAMO QUESTA LIBERTA?
Si abbia il coraggio di parlare chiaramente.
Come abbiamo ripetutamente affermato, condanniamo qualsiasi atto o gesto offensivo e violento commesso nei confronti di chiunque, e chiediamo che vengano presi provvedimenti severi nei confronti di colui che si rende protagonista di atti o gesti simili…
… Detto questo, però, desideriamo che venga rispettato il nostro diritto a pensare e professare che una visione di società in cui si diffonda l’idea che il genere sessuale sia qualcosa di fluido, sia una ideologia “inquietante”.
“È inquietante che alcune ideologie di questo tipo, che pretendono di rispondere a certe aspirazioni a volte comprensibili, cerchino di imporsi come un pensiero unico che determini anche l’educazione dei bambini”. (Francesco, Enc. Amoris Laetitia, 56).
Questo è un punto su cui non intendiamo indietreggiare, nella maniera più assoluta.
Ti chiediamo di farlo insieme a noi e di darci forza, perché su questo tema c’è una battaglia da condurre di certo non facile.
Ma che qualcuno deve pur fare, e questo qualcuno sei tu!
Forza allora!