Un inizio anno che non promette bene
Ben trovato e ancora auguri di Buon anno.
Speriamo che il rientro dalle festività natalizie sia stato il meno indolore possibile.
Sì, perché purtroppo tutt’altro che indolori sono le notizie che ci giungono dall’Italia, per quanto concerne le follie genderfluid.
Vediamo un po’ di ricapitolarle al volo, partendo innanzitutto da una breve premessa.
Durante le festività non si è fatto che parlare della Dichiarazione della Santa Sede: “Fiducia supplicans” sul senso pastorale delle benedizioni, emessa lo scorso 18 dicembre dalla Congregazione per la Dottrina della Fede.
In questo documento si apre alla “possibilità di benedire le coppie in situazioni irregolari e le coppie dello stesso sesso, senza convalidare ufficialmente il loro status o modificare in alcun modo l’insegnamento perenne della Chiesa sul matrimonio”.
Ora, senza entrare nel merito della Dichiarazione e delle discussioni che ne sono scaturite, e che sono lungi dall’essere terminate, diverse persone (tra cui anche un sacerdote) si sono sentite in dovere, con ancor più slancio, di manifestare sensibilmente il loro credo gender.
Il caso che ha fatto più rumore è quello che ha visto protagonista don Vitaliano Della Sala, parroco della Chiesa SS. Pietro e Paolo in Capocastello di Mercogliano, in provincia di Avellino, che ha allestito un presepe LGBT con due madri, al posto di san Giuseppe.
“Siamo nel 2023 e nel mio presepe ho voluto mettere una coppia arcobaleno perché anche loro sono un tipo di famiglia. Non c’è più una famiglia tradizionale. E dobbiamo tenerne conto, perché Gesù Cristo si incarna pure per loro”, ha affermato il parroco.
A questa provocazione blasfema e provocatoria ha fatto seguito, qualche giorno dopo, il manifesto, anch’esso blasfemo, dei radicali di Più Europa di Magi e Bonino, avente sempre ad oggetto il presepe e la possibilità che questo possa “cambiare con il tempo” e seguire le mode del momento.
“Già nel 2006 Pannella portò in Parlamento un presepe rappresentato da due Barbie e due Ken. Poche settimane fa, è stato lo stesso Papa Francesco ad aprire alla benedizione per le coppie lgbt”, si legge in un post di Facebook di Più Europa del 26 dicembre, in cui si motiva la scelta di aver fatto ricorso proprio ad una raffigurazione sacra “inclusiva”, per augurare buone feste.
Infine, come se non bastasse, notizia di qualche giorno fa è che Mario Seghezzi, sindaco leghista della cittadina di Martinengo, in provincia di Bergamo, ha aperto alla possibilità della sepoltura congiunta per le coppie omosessuali.
“Nello specifico – spiega Mario Seghezzi – andremo a modificare due articoli del regolamento, uno dei quali estende la possibilità di ottenere una tomba doppia non solo ai coniugi, ma a chiunque ne abbia interesse per vincoli affettivi”.
Come vedi, l’offensiva LGBT spinge con ancor più forza ed è il motivo per cui noi, anche quest’anno, non possiamo e non dobbiamo farci trovare impreparati.
Dobbiamo rispondere colpo su colpo a questa gigantesca macchina da guerra costituita da media, influencer, mondo dello spettacolo e da gran parte del mondo politico nazionale e internazionale.
Sostieni il nostro operato e i nostri sforzi, aiutaci a fronteggiare i tentativi di distruggere la famiglia fondata sul matrimonio tra uomo e donna.
Non permettere che le verità di sempre, naturali ed evidenti, vengano oscurate da un’ideologia nichilista e senza futuro.