Un popolo in marcia

Un popolo in marcia

Quest’oggi si terrà l’evento più importante dell’anno per tutto il popolo della vita.

A Washington andrà in scena la cinquantunesima edizione della March of Life (Marcia per la Vita), il più grande evento pro-vita del mondo.

Lo scorso anno i partecipanti furono circa 650.000. Invasero la capitale degli Stati Uniti anche in segno di gratitudine alla sentenza della Corte suprema Dobbs contro Jackson del 22 giugno 2022.

«Torniamo nella capitale con le prove innegabili della nostra vittoria: migliaia di vite salvate – ha affermato Jeanne Mancini, presidente e organizzatrice di March for Life –. Ma c’è anche la consapevolezza delle sfide che il nostro movimento affronta».

Il ribaltamento della sentenza Roe contro Wade ha permesso a ben 14 Stati nordamericani di porre forti restrizioni al diritto all’aborto, se non di eliminarlo quasi completamente.

Speriamo vivamente che questa tendenza continui ad aumentare e a rappresentare il destino dell’intera America e, a seguire, dell’intero Occidente.

La domanda che vorremmo porti, però, è la seguente: secondo te, chi ha reso possibile raggiungere questo risultato?

Certamente il presidente Donald Trump, il quale ha nominato i tre giudici della Corte suprema, che sono risultati decisivi per il ribaltamento della sentenza.

Ma, ancor più fondamentale, è stata la March of Life, il popolo della vita statunitense, che ha dato fiducia a Donald Trump e ha sedimentato nell’opinione pubblica statunitense la necessità di proteggere e difendere la vita.

Ancora una volta, quindi, il tassello fondamentale sei tu, caro sostenitore. La politica, infatti, non è un’entità astratta, calata giù dall’alto improvvisamente. Essa si regge ed è sostenuta da ciò che vuoi, da ciò che chiedi.

Se tu desideri e ti batti affinché il diritto all’aborto venga eliminato anche in Italia, bè allora è giunto il momento di farti sentire, di sostenere Generazione Voglio Vivere e di batterti insieme a me.

Noi crediamo profondamente in te e nel popolo italiano.

Gli Stati Uniti ci hanno dato dimostrazione di ciò che tu riesci a fare, quando ci metti forza e determinazione.

Sai allora che ti diciamo? Rendiamo possibile tutto questo anche in Italia.

Forza e coraggio!

Prima di salutarti, ti ricordiamo di unirti a noi e firmare ora la petizione indirizzata al Ministro Orazio Schillaci per chiedergli di promuovere alternative compassionevoli e rispettose per affrontare le sfide legate al fine vita.

La tua partecipazione è fondamentale per costruire una società che valorizzi la vita in ogni sua fase e garantisca un supporto adeguato a chi ne ha più bisogno.

La posta in gioco è alta. Se non agiamo, le forze che in Italia si battono per facilitare il suicidio assistito continueranno a diffondere una cultura di morte e convinceranno molti di noi che il suicidio è l’unica opzione per una persona gravemente malata.

Ma, se riusciremo nel nostro intento, potremmo porre fine a questa pratica letale e contribuire a diffondere una maggiore consapevolezza tra gli italiani sul valore delle cure palliative e della terapia del dolore.


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