Una nuova dipendenza, quella dalla pornografia!
Ormai è allarme. Ma nessuno ne parla.
Si è abbassata ulteriormente l’età in cui si sviluppa una dipendenza terribile, quella dalla pornografia, sempre più diffusa e, purtroppo, sempre più sottovalutata.
Secondo gli esperti, inizierebbe già a 5 anni, per radicarsi poi sempre di più nel corso dell’adolescenza.
Si tratta di un problema in continua crescita. Un recente studio, condotto negli Stati Uniti, mostra come il 61% degli adulti dichiari di far ricorso alla pornografia.
Di questi, ben l’84% dichiara di non esser mai stato aiutato da nessuno ad uscirne.
Ed il 51% di coloro che cercano aiuto sono, peraltro, uomini sposati.
In Italia le cose non vanno meglio. Il 30% dei bambini fra gli 11 e i 12 anni ha una forma di dipendenza dalla pornografia online.
Dato, che sale pericolosamente al 44% nei ragazzi ed al 5% nelle ragazze tra i 14 ed i 17 anni.
Il culmine si raggiunge tra i 25 ed i 34 anni, quanto si arriva a quota 30,88% di assidui frequentatori di siti pornografici. Ma anche tra gli over65 v’è comunque un 11,4% di fruitori.
Restano collegati ad Internet in media dalle 5 alle 8 ore al giorno oppure per intere notti con rischi enormi per la salute, per le relazioni sociali ed anche per il lavoro.
Ma, soprattutto, per la propria anima…
Visto che non lo fanno gli altri, dobbiamo essere noi a lanciare l’allarme!
Per questo vorremmo lanciare una vasta campagna d’informazione su Facebook, un mezzo veloce, sicuro ed efficace.
Vorremmo raggiungere tutti i 28 milioni di utenti in Italia, ma, per farlo, occorrono soldi, molti di più di quelli di cui, da soli, potremmo farcene carico.
Insieme, però, possiamo farcela! Se doni 50 €, ci consenti di raggiungere ben 10.000 contatti; con 25 € possiamo raggiungerne 2.500, ma anche con 10 € possiamo comunque raggiungerne 1.000.
Coraggio! Uniti, riusciremo!
È urgente, perché questa forma di dipendenza si sta diffondendo a macchia d’olio anche nelle aule scolastiche con l’avallo dei docenti.
In Francia, ad esempio, l’associazione «SOS Education» ha inviato una lettera al primo ministro, Michel Barnier, ed ai ministri dell’Interno, dell’Educazione e della Cultura.
In essa ha denunciato l’utilizzo in troppe classi del libro «Le Club des enfants perdus» di Rebecca Lighieri, studiato da 2 mila studenti di scuola superiore e candidato al premio Goncourt des lycéens.
In realtà, si tratta di un testo dal «contenuto pornografico e psicologicamente pericoloso» a causa delle scene crude presentate e di un linguaggio ambiguo, tale da incitare «alla dissolutezza».
In quelle pagine, per intenderci, si descrivono in modo dettagliato atti sessuali e pratiche sadomasochistiche.
La protagonista, un’adolescente vittima della depressione, abusa regolarmente di droghe ed alcool e pianifica il suicidio per il suo 27° compleanno. Muore impiccata nella data che si era prefissata.
Purtroppo, in Francia nessun organismo verifica l’adeguatezza delle letture proposte ai minori.
Non possiamo lasciare i nostri figli in balia di mostruosità simili! Dobbiamo reagire!
Ecco perché è importante ed urgente aderire alla campagna di sensibilizzazione, lanciata da Pro Italia Cristiana.
Tutti insieme potremo por fine a tale scempio, che causa danni irreparabili all’equilibrio psichico e sociale di ogni ragazzo.
Non possiamo perder tempo, né far finta di niente! Aiutaci anche tu!
Vedrai, uniti ce la faremo!