Vietato pregare!

Vietato pregare!

Solo un regime totalitario può vietare a chiunque di pregare in silenzio, dove e quando voglia.

Solo un regime totalitario può punire i “crimini di pensiero”.

Eppure questo avviene non in Cina o in Corea del Nord, bensì nel “civilissimo” Occidente, per la precisione nel “civilissimo” Regno Unito.

Qui il governo laburista, eletto lo scorso 4 luglio, in poco tempo ha vietato qualsiasi forma di protesta nel raggio di 150 metri da cliniche o strutture, ove si effettui l’aborto, pubbliche o private.

Compresa la preghiera, anche silenziosa.

È quanto prevede il nuovo regolamento, la cui entrata in vigore è prevista per il 24 settembre in Scozia e Irlanda del Nord e per il 31 ottobre in Inghilterra e Galles.

Chiunque trasgredisca verrà trattato come un criminale e rischia una multa senza un tetto massimo, potenzialmente all’infinito.

Non possiamo permetterlo!

Questo, come ha detto la Conferenza episcopale di Inghilterra e Galles, «rappresenta una minaccia alla libertà di parola, di pensiero, di coscienza e di religione».

Accettare senza fiatare tale normativa significa accettare una dittatura. E noi non possiamo permetterlo!

Facciamo sentire il nostro “NO” e facciamo in modo che sempre più gente sappia quel che sta accadendo, per aderire alla nostra protesta.

Aiutaci a lanciare in merito una vasta campagna di sensibilizzazione.

Con Facebook riusciamo a raggiungere tante persone in poco tempo. Ma ha un costo. Noi, da soli non ce la possiamo fare. Ma insieme possiamo riuscirci.

Forza! In Italia sono 28 milioni gli iscritti a Facebook. Raggiungerli tutti è un’impresa, ma uniti possiamo compierla e dire “BASTA” a questi soprusi!

Pensa che nel Regno Unito questa nuova legge ha dato ampi poteri alla Polizia. Può, ad esempio, decidere se la zona di rispetto di 150 metri sia stata varcata o meno.

Viene considerata “illegale” qualsiasi azione, che «ostacoli l’utilizzo dei servizi abortivi o causi molestie o disagi ad una paziente o a un dipendente di una clinica».

Ma aiutare o pregare non significa creare disagi, né molestare.

Eppure sono fuorilegge anche la distribuzione di volantini e le conversazioni con attivisti pro-life.

In una società che si pretende libera, ma che lo è solo in apparenza, si può dunque essere perseguiti penalmente per i propri pensieri silenziosi.

È scandaloso! È disumano!

Non possiamo tacere di fronte a questi soprusi. Molti stanno zitti, perché non sono informati.

Aiutaci a far loro sapere quel che accade, cosicché anche loro decidano di protestare con noi.

Lanciamo insieme questa importante campagna di informazione e di sensibilizzazione.

La nuova normativa britannica vieta di «influenzare intenzionalmente la decisione di qualcuno di ricorrere ai servizi abortivi».

Ma, secondo gli esperti di diritti umani, questa legge promulgata è troppo vaga e formulata così è troppo generica ed ampia.

Il Vescovo John Sherrington, responsabile per la Vita nella Conferenza episcopale di Inghilterra e Galles, ha definito «inutile e sproporzionata» tale normativa, che è «discriminatoria e colpisce in modo sproporzionato le persone di fede».

Tieni conto che il governo laburista di Keir Starmer è incline ad aprire anche al suicidio assistito, anticamera dell’eutanasia.

Se non lo fermiamo con una protesta davvero corale in tutta Europa, ci renderemo complici di tutti i bimbi abortiti, nonché di tutti gli anziani (e non) uccisi con le sue leggi disumane.

Non possiamo far finta di niente! Dacci una mano a lanciare questa vasta campagna di sensibilizzazione!


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