Ferma Drusilla e l’ideologia gender in Rai!
Petizione indirizzata al ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso
«Una tv di Stato che consente questo è una televisione irrorata di civiltà. Sono contenta che sia successo ciò». A parlare è il performer e fotografo Gianluca Gori, in arte Drusilla Foer, dal 12 dicembre scorso in onda su Rai2 con un programma televisivo preserale, giunto ormai alla seconda edizione, dal titolo: L’almanacco del giorno dopo.
Drusilla Foer è una “maschera” a tutto tondo:
con una propria storia familiare, con un vissuto all’estero durato
anni, con una rete di relazioni che investe personaggi per lo più di
fantasia ecc.
Probabilmente tu, come noi, ne hai abbastanza di vedere il servizio pubblico per cui paghi il canone, occupato da modelli così diseducativi per i tuoi figli e nipoti.
Vedere esaudite le richieste di un simile personaggio,
per spiegare soltanto con la sua presenza che domani i tuoi figli o
nipoti potranno essere liberissimi di dirsi maschi o femmine a loro
piacimento, è davvero troppo!
Ecco perché abbiamo deciso di indirizzare una petizione al ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, affinché in suo nome il Governo prenda urgenti provvedimenti.
Il
servizio televisivo nazionale deve essere libero da personaggi e
programmi che veicolino l’ideologia gender e offendano le sensibilità di coloro i quali credono ancora che gli esseri umani nascano uomini e donne.
Sì, firmo questa petizione
Onorevole ministro Adolfo Urso,
Con La presente intendo esprimerLe una forte preoccupazione per le gravi minacce che in questo Paese si addensano sul servizio pubblico televisivo, di cui mi faccio estensore presso di Lei a nome di numerose persone e famiglie che sostengono la campagna Generazione Voglio Vivere – In difesa della Vita e della Famiglia, che ho l’onore di dirigere.
Negli ultimi anni, onorevole ministro, si sono registrati sulle reti pubbliche, in maniera sempre più pervasiva, tentativi di delegittimare la libertà educativa delle famiglie, diritto garantito e protetto dalla Carta Costituzionale, attraverso l’imposizione di serie televisive e programmi in cui compaiono soggetti volti a promuovere la cosiddetta “identità di genere” e lo stile di vita gender fluid (“fluidità sessuale”).
Spesso, a simili tentativi, si accompagnano espressioni o gesti di aperta irriverenza nei confronti della principale confessione religiosa del Paese, e non solo.
La pretesa “libertà artistica” di taluni performers o cantanti, non può nuocere la libertà di milioni di famiglie di vedersi riconosciuto e garantito un preciso “diritto-dovere” sancito dalla Costituzione (art. 30), né può consentire che si calpestino e che vengano ferite le credenze religiose di milioni di fedeli.
In virtù di quanto affermato, Le chiedo dunque di attivarsi al fine di prendere provvedimenti in tal senso.
La ringrazio per la Sua cortese attenzione.
Cordiali saluti,
Sei indispensabile in questa battaglia
Per favore, condividi questa petizione il più possibile.