No all’estensione dell’aborto! FIRMA SUBITO

Petizione indirizzata al ministro per la Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità, Eugenia Roccella

No all’estensione dell’aborto! FIRMA SUBITO

All’orizzonte ci sono delle notizie che fanno presagire una possibile catastrofe che va assolutamente scongiurata.

I radicali hanno depositato in Cassazione una proposta di legge affinché la legge 194 sia riformata in senso ancor più permissivo, estendendo la possibilità di abortire entro le 14 settimane, e anche oltre questo limite temporale, qualora venisse riscontrata la presenza di patologie nel feto.

Praticamente, se passasse questa proposta di legge sarebbe possibile abortire sempre!

La piena autodeterminazione della gestante dovrebbe significare la piena consapevolezza di ciò che si sta per compiere, ovvero un terribile omicidio.

Qualche tempo fa il Papa stesso ebbe a dire che ricorrere all’aborto equivale ad affittare un sicario, e obiettivamente è impossibile negarlo.

Il fatto è che con l’aborto si pone bruscamente termine ad un processo che attraversa vari stadi di sviluppo (empiricamente verificabili) e che dovrebbe condurre naturalmente alla nascita di una nuova vita.

Negare ciò equivale a negare ogni logica; significa dichiarare guerra al proprio intelletto, avere in odio la razionalità umana e lo stesso valore della vita.

Tutto ciò è inumano e assolutamente intollerabile!

Per questo motivo ti invitiamo a firmare oggi stesso questa petizione indirizzata al ministro per la Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità Eugenia Roccella.

Alla ministra chiederemo di scongiurare qualsiasi ipotesi di riforma peggiorativa della 194, chiedendole invece che si attivi affinché venga promossa e incentivata la Natalità attraverso una massiccia campagna pubblica, anche perché «non c’è nessuna riforma previdenziale che tiene nel medio-lungo periodo con i numeri della natalità che abbiamo oggi in questo paese», ha ricordato il ministro dell’Economia Giorgetti qualche giorno fa, al meeting di Rimini.

Abbiamo una grande arma tra le mani che è la nostra voce: per questo dobbiamo farci sentire; anzi, dobbiamo pretendere che ci ascoltino per far capire che c’è un popolo che non ne può davvero più di queste follie.

Cosa aspetti allora? Lotta al nostro fianco!

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