NO al “divorzio breve” e SI’ alla famiglia!

Petizione indirizzata al ministro per la Famiglia, Eugenia Roccella

NO al “divorzio breve” e SI’ alla famiglia!

Quante volte avrai sentito dire da amici, colleghi o dai media: “Se il matrimonio non funziona, meglio separarsi”?

È un’opinione diffusissima, persino tra chi si definisce cattolico. Eppure, la scienza oggi dimostra l’esatto contrario: divorziare non risolve i problemi, spesso li aggrava. I litigi aumentano, cresce l’isolamento, le dipendenze si moltiplicano e, in alcuni casi, si arriva persino a tragedie.

Nel 2015, con la legge n. 55, il governo Renzi ha introdotto in Italia il cosiddetto “divorzio breve”: da allora, è possibile separarsi dopo soli 6 mesi se consensuale, o dopo un anno se giudiziale, anziché attendere 3 anni come in passato. 

Ma questo meccanismo va fermato! Lo Stato dovrebbe proteggere e rafforzare la famiglia, non favorirne la distruzione.

I dati parlano chiaro. La sociologa Linda Waite, dell’Università di Chicago, ha seguito 645 coppie in crisi: dopo cinque anni, due terzi di loro erano di nuovo uniti e felici. E il sociologo Paul Amato ha dimostrato che la felicità degli sposi separati tende a crollare drasticamente col tempo.

Le ricerche concordano: i figli soffrono enormemente per il divorzio dei genitori. Hanno più sensi di colpa, più rischio di isolamento e persino di suicidio (+14%). Peggiorano a scuola e, da adulti, hanno il 50% in più di probabilità di divorziare a loro volta.

Nel frattempo, cresce la paura di formare famiglie. A Buenos Aires, il 20% dei giovani della Gen Z non vuole figli, e il 15% preferisce un animale domestico. In Italia, nel 2023, sono nati appena 370.000 bambini: la metà rispetto al 2008. E quasi il 41% delle famiglie con cani e gatti non ha figli.

È il risultato di decenni di politiche antinataliste, anticristiane e disumane. Ma la Chiesa lo afferma da sempre: la famiglia è «la cellula originaria della vita sociale» (Catechismo, n. 2207), dove impariamo amore, valori e fede. La comunità politica ha il dovere di difenderla (n. 2211).

Promuovere aborto, divorzio, ideologia gender e attaccare il matrimonio ha spinto l’Italia sull’orlo del baratro. 

Ancora un passo e sarà troppo tardi. Serve una svolta culturale e politica, subito!

Per questo ti invitiamo a firmare la petizione di Generazione Voglio Vivere indirizzata al ministro della Famiglia, Eugenia Roccella, per chiedere l’abolizione della legge n. 55 del 2015 sul “divorzio breve” e l’avvio di vere politiche a sostegno della famiglia.

Il futuro delle famiglie – e dell’Italia – dipende anche da te. Fai la tua parte!

Leggi tutto