L’OMS capovolge la genitorialità: diciamo NO!

Petizione indirizzata al ministro della Giustizia, Carlo Nordio

L’OMS capovolge la genitorialità: diciamo NO!

C’è un confine che non dovrebbe mai essere oltrepassato: quello che separa il desiderio dal diritto, la tecnica dalla dignità, il potere dell’adulto dalla fragilità del bambino.

Eppure oggi quel confine viene deliberatamente violato, normalizzato, perfino celebrato.

Le recenti linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità segnano una svolta inquietante: non è più il figlio ad avere diritto a una famiglia, ma l’adulto a pretendere un figlio. 

Una pretesa elevata a diritto, un desiderio trasformato in norma, una volontà individuale imposta come necessità giuridica.

Si tratta di una rivoluzione etica profonda, che ribalta il senso stesso della genitorialità. Il bambino smette di essere persona e diventa prodotto. Non più accolto, ma reclamato. Non più dono, ma risultato di un processo tecnico, pianificabile, selezionabile, congelabile ed eventualmente scartabile se non conforme alle aspettative.

In questo scenario il figlio viene ridotto a oggetto di consumo, a bene esigibile, a servizio garantito dalla biotecnologia. 

La vita, da mistero, si trasforma in procedura. E mentre si moltiplicano i “diritti” degli adulti, il vero protagonista scompare: il più piccolo, il più fragile, il più indifeso.

È una rivoluzione silenziosa ma devastante, che parla solo il linguaggio dell’efficienza e dell’autodeterminazione, ignorando ogni limite antropologico e morale. Dietro la retorica dei diritti si muove un mercato fiorente, una scienza priva di responsabilità, un’ideologia che piega tutto – persino la vita umana – alle pretese individuali.

Noi diciamo NO a questa deriva disumana. Il figlio non è un diritto, non è una merce, non è un servizio. Il figlio è una persona!

Per questo è urgente fermarsi, riflettere e agire. Firma subito la petizione indirizzata al ministro della Giustizia, Carlo Nordio, per chiedergli di difendere in sede di governo un principio semplice e non negoziabile: ogni bambino ha diritto ad avere una mamma e un papà. 

Allo stesso esecutivo, che ha già reso reato universale la maternità surrogata, chiediamo ora di fare un ulteriore passo avanti a tutela dei più piccoli.

Quando il desiderio dell’adulto diventa legge, il bambino perde voce. E uno Stato giusto non può permettere che accada!

Leggi tutto