STOP alla neolingua woke!

Petizione indirizzata agli eurodeputati italiani

STOP alla neolingua woke!

Non è solo un manuale, non è solo una guida. È un attacco frontale alla nostra cultura, alla nostra storia, alla nostra libertà di pensiero.

Il Toolkit on Gender-sensitive Communication, pubblicato dalla Commissione Europea, non è una semplice raccomandazione: è un diktat. Un’imposizione che ci ordina di eliminare parole, cancellare concetti, riscrivere la realtà.

Vogliono renderci schiavi di un linguaggio freddo e sterile.

Addio a “marito” e “moglie”: da ora in poi, solo il generico “spouse”. Perché? Per dissolvere l’idea stessa di famiglia naturale.

Vietato dire “nome di battesimo”: troppo legato alle nostre radici cristiane. L’unico termine ammesso è “first name”.

Bandite parole con “man”: mankind, fisherman, manpower diventano humanity, fisher, workforce. Non è una riforma, è un’epurazione!

Via “he” e “she”: tutti devono diventare “they”. Perché riconoscere il sesso biologico è, secondo l’UE, discriminatorio.

Eliminate anche “omosessuale” e “transessuale”: termini considerati troppo chiari. Meglio lasciare tutto vago, indefinito.

Ma attenzione: le parole plasmano il pensiero, forgiano l’identità, trasmettono storia e valori. 

E chi controlla il pensiero, controlla la società. Non è quindi una coincidenza. È un progetto preciso!

Se ci abituiamo a non dire più “marito” e “moglie”, presto ci dimenticheremo cosa significhi davvero la famiglia.

Se ci vietano di usare parole legate alla nostra tradizione, un giorno ci sveglieremo in un’Europa senza radici.

Se ci costringono a cancellare il sesso biologico dal linguaggio, alla fine ci convinceremo che uomini e donne non esistono più.

Alcuni eurodeputati, come Anna Cisint, Paolo Inselvini, Chiara Gemma e Isabella Tovaglieri, stanno già lottando contro questa follia. 

Ma non basta. Anche noi dobbiamo alzare la voce!

Per questo, ti invitiamo a firmare subito la petizione per chiedere agli eurodeputati italiani di fare pressione sulla Commissione Europea affinché questa guida linguistica politically correct venga ritirata immediatamente.

Se non difendiamo oggi la nostra libertà, domani non ci sarà più nulla da difendere. Il futuro è nelle tue mani!

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