Aborto: attenzione, l’Europa gioca la carta Onu!
Non trovi che i vertici europei si comportino come le peggiori frange ultras allo stadio?
Tifano per l’aborto spudoratamente. E visto che il Consiglio europeo ancora non lo ha inserito nella Carta dei Diritti Fondamentali dell’Ue, ci riprovano con le Nazioni Unite.
Durante una riunione del Consiglio di Sicurezza dell’Onu, i rappresentanti di Unione europea, Danimarca ed Irlanda hanno chiesto di includere l’aborto nell’agenda «Donne, pace e sicurezza».
Vogliono che «salute e diritti riproduttivi» ne divengano una componente centrale. Solo che questi sono proprio i termini, con cui nell’antilingua “woke” si designa l’aborto.
La seduta ha avuto luogo lo scorso 13 ottobre. Naturalmente non ne ho trovato notizia sui giornali, figurati! Ad informarmene ha provveduto il Center for Family & Human Rights.
Noi lo troviamo mostruoso! Stanno cercando di far rientrare dalla finestra ciò che (per ora) è uscito dalla porta!
Davvero l’ideologia di morte non conosce tregua e non concede soste nella guerra, che ha sferrato contro la Vita!
Abbiamo l’impressione, invece, che molti, troppi cattolici dormano, se la prendano comoda o siano ormai imbevuti dello spirito del mondo…
Aiutaci a svegliarli! Tu, che con noi condividi gli stessi Valori e gli stessi Ideali, dacci una mano a destarli dal loro torpore! Puoi farlo, molto concretamente, in due modi.
Il primo consiste nel sottoscrivere, se non lo hai ancora fatto, la petizione «No all’aborto tra i diritti fondamentali dell’Ue!», promossa da Generazione Voglio Vivere.
È indirizzata al Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, affinché il suo governo, in tutte le sedi istituzionali, tuteli la Vita del nascituro. È molto semplice firmarla, basta un click!
Ma è necessario agire subito, con forza e convinzione, per scongiurare il pericolo reale ed incombente che l’aborto finisca nella Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione europea.
E poi è necessario sostenere questa petizione con una vasta campagna di sensibilizzazione, che innanzi tutto informi e faccia sapere queste notizie, notizie che la maggior parte dei media tacciono.
Solo così potremo trovare tanti nuovi amici pronti ad unirsi a noi in questa cruciale battaglia in difesa dei bambini custoditi nel grembo delle loro madri.
Per quest’operazione occorre però stanziare una cifra, che noi personalmente, da soli, non riusciamo a raggiungere. Per questo ti chiediamo un aiuto!
È molto importante: come scrisse San Bernardo di Chiaravalle, «non progredi, regredi», star fermi è come retrocedere.
Pensa che, durante la seduta del Consiglio di Sicurezza dell’Onu, la Danimarca ha definito addirittura «non negoziabili» la (cosiddetta) «salute ed i diritti riproduttivi»!
L’Irlanda ha, invece, chiesto programmi specifici per i “transgender” attraverso approcci «intersezionali». Avanzano le loro pretese senza vergogna, senza provare alcun pudore!
I rappresentanti di Unione europea, Danimarca ed Irlanda sanno purtroppo bene di poter trovare nelle Nazioni Unite una sponda sicura.
L’Onu si è sempre schierata a favore dell’aborto, cercando di proclamarlo “diritto internazionale” e criticando gli Stati che ancora vi si oppongano o lo intralcino.
Facciamolo per la Vita, facciamolo per il nascituro!