Aborto: in pericolo Olanda, Stati Uniti e Nuova Zelanda. La battaglia per la Vita ci chiama!
Stiamo leggendo le informazioni pervenutemi nei giorni scorsi. Con vivo dolore.
Non è iniziato bene il nuovo anno sul fronte della vita.
Nei Paesi Bassi, dal primo gennaio la pillola abortiva può essere prescritta dal medico di famiglia. Come un antibiotico. Per legge.
Una legge sciagurata, che mira a render più facile uccidere il figlio in grembo in uno Stato, che nel 2023 ha raggiunto un nuovo, lugubre e triste record di aborti, 40.000 in un solo anno.
Come possiamo accettare che ciò avvenga nel silenzio generale? Nessuno ne ha parlato finora, si cerca di tacere una notizia gravissima per chi, come me e come te, crede nella vita.
Per questo noi non possiamo tacere! Una soluzione c’è. Dipende solo da noi.
Siamo chiamati di nuovo ad imbracciare insieme le armi della fede ed a combattere insieme contro l’aborto, sostenendo gli amici pro-life in Olanda.
«Rivestitevi dell’armatura di Dio, per poter resistere alle insidie del diavolo» (Ef 6, 11).
Per farlo, però, abbiamo bisogno anche del tuo sostegno. Solo così potremo aiutare direttamente chi nei Paesi Bassi, come noi, difende la vita.
E solo così potremo lanciare una vasta campagna di sensibilizzazione, che smascheri ciò che avviene e che i grandi media tacciono.
È molto importante il tuo sostegno, per dar man forte agli amici, che credono nei nostri stessi Ideali, nei nostri stessi Valori e che, come noi, difendono concretamente la vita.
Non solo nei Paesi Bassi… Anche negli Stati Uniti. Nei giorni scorsi l’amministrazione Biden ha fatto pressioni sulla Sierra Leone, affinché approvasse una legge filoabortista.
In caso contrario ha minacciato lo Stato africano di non erogargli 480 milioni di dollari in aiuti economici. La denuncia è giunta da un alto funzionario americano, intervistato dal Daily Signal.
L’amministrazione Biden ed i democratici stanno giocando le loro ultime cartucce per promuovere ovunque nel mondo aborto, contraccezione ed ideologia Lgbt.
Certo, tra poco arriverà Trump alla Casa Bianca e le cose dovrebbero cambiare. Ma i democratici non molleranno facilmente la presa, avendo enti pro-choice tra i propri principali sponsor.
Lo stesso in Nuova Zelanda, dove, secondo il rapporto annuale ufficiale, il numero di aborti è aumentato del 23% da quanto tale pratica è stata depenalizzata, nel 2020.
Anche guardando ai dati degli ultimi 12 mesi, il numero di figli uccisi nel grembo delle loro madri è cresciuto del 15%.
Dobbiamo aiutare anche negli Stati Uniti ed in Nuova Zelanda gli amici pro-life, che cercano di contrastare i mercanti di morte.
E dobbiamo sensibilizzare quanto più possibile in merito a questa piaga crudele e mortale, denunciando l’accaduto.
Ma, per fare tutto questo, abbiamo davvero bisogno del tuo supporto, senza il quale non possiamo fare nulla.
Siamo chiamati a difendere insieme la vita con i nostri soli mezzi. Ma, se uniamo le nostre forze, possiamo farcela.
Dalla nostra parte abbiamo una rete internazionale di amici, con i quali condividiamo la stessa Fede, gli stessi Valori e le stesse Battaglie.
Per cui quello che a noi, se soli, sarebbe impossibile, insieme diventa realizzabile!
Ed i risultati non mancano. Nei giorni scorsi la Corte Interamericana dei Diritti Umani ha emesso una sentenza storica, con la quale ha decretato che l’aborto NON è un diritto. Per nessuno.
Questo è un passo significativo e decisivo nella difesa della vita non solo nei 20 Paesi dell’America Latina, che sono tenuti a rispettare le decisioni di questa Corte, ma in tutto il mondo.
Ed è stato reso possibile solo da chi, come noi, combatte ogni giorno per i bambini non nati, combatte ogni giorno per la sacralità e l’inviolabilità della vita umana.
Avevi saputo questa bella notizia? Sicuramente no, perché i grandi media non ne hanno parlato. Per questo è importantissimo farlo sapere e sostenerci in questa comune battaglia.
Da una parte svolgiamo un’azione di sostegno alle realtà pro-life in tutto il mondo. E dall’altra informiamo l’opinione pubblica, colmando quel vuoto che i mezzi di comunicazione provocano.
Ma possiamo proseguire solo se, anche questa volta, tu sarai al nostro fianco.
Per questo, ti chiediamo di: pregare per la vita, indicarci eventuali indirizzi mail da contattare, fornirci il sostegno necessario per la battaglia in favore della vita.