
Aborto: noi stiamo con nonna Rose!
Protestare serve!
Non è vero che la nostra voce non contano nulla. Contano eccome! E lo hanno dimostrato le tante sigle cattoliche, che nei giorni scorsi sono scese in campo nei Paesi Bassi.
Il Parlamento olandese ha dato loro retta ed ha respinto la mozione, con cui si chiedeva che l’aborto venisse riconosciuto come “diritto umano” a livello europeo ed internazionale.
La proposta, sostenuta dal governo, dalle Sinistre e dai Liberali del VVD è stata bocciata, ha raccolto solo 68 voti favorevoli su 150.
I Paesi Bassi non faranno dunque pressioni per includere l’aborto nella Carta dei diritti fondamentali dell’Ue e nel Patto internazionale sui diritti civili e politici.
Non solo. È passata anche un’altra mozione, con cui si impegna il governo ad evitare che i test prenatali vengano utilizzati per eliminare i feti, cui vengano diagnosticate anomalie e disabilità.
Anche l’eugenetica ha così ricevuto un duro colpo. Tutto questo è molto importante e ci incoraggia a protestare con ancor più forza.
Ricordi? L’11 aprile 2024 l’Europarlamento approvò una risoluzione per chiedere di inserire l’aborto tra i “diritti fondamentali” dell’Ue.
Tale risoluzione ebbe però un valore puramente politico e non vincolante, almeno fino a quando tutti gli Stati membri non decidano di accoglierla e di rivedere di conseguenza i trattati europei.
Per questo il voto contrario del Parlamento olandese è molto importante e per questo ti diciamo che è adesso il momento d’alzare la voce!
Puoi farlo facilmente. Basta un click per sottoscrivere la petizione «No all’aborto tra i diritti fondamentali dell’Ue!», promossa da Generazione Voglio Vivere.
È indirizzata al Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, affinché esprima il fermo “NO” dell’Italia in tal senso e difenda così la Vita in tutte le sedi istituzionali, nazionali ed europee.
È questo il momento storico in cui farci sentire, sull’onda dell’entusiasmo suscitato dalla decisione assunta in sede parlamentare nei Paesi Bassi.
Ma, per dare realmente forza alla petizione, dobbiamo farla conoscere, diffonderla il più possibile. Perciò ti chiediamo di aiutarci nel lanciare una vasta campagna di sensibilizzazione.
I social sono il mezzo più veloce e sicuro, per raggiungere tanti in poco tempo. Però hanno un costo, che da soli non riusciamo a sostenere. Abbiamo bisogno che tu ci dia una mano!
È urgente, per evitare le derive totalitarie verificatesi nel Regno Unito, come già denunciato dal vicepresidente Usa James Vance.
Aveva suscitato forti reazioni, infatti, l’arresto in Scozia di Rose Docherty, la 75enne “sorpresa” in totale silenzio, ma con un cartello pro-life in mano, nei pressi di una clinica abortista.
Ebbene, è finita ancora in manette! Per lo stesso motivo. La Polizia l’ha fermata a meno di 200 metri dal Queen Elizabeth University Hospital di Glasgow.
Non stava avvicinando nessuno. Aveva solo tra le mani un cartello con scritto: «La coercizione è un reato, sono qui per parlare, solo se lo desideri». Non si faceva neppure cenno all’aborto.
Ma la donna si trovava all’interno della “zona cuscinetto” fissata per legge e tanto è bastato per far scattare una denuncia penale nei suoi confronti, come una criminale. Questa è persecuzione.
È stata rilasciata su cauzione, tuttavia le è stato intimato di starsene alla larga dalle cliniche abortiste per un raggio ben più ampio delle aree stabilite dalla normativa.
Lo sappiamo. Anche tu, come noi, non vuoi che l’Europa si riduca in questo modo, che l’Occidente cristiano non scivoli verso questa forma di ideologia totalitaria, estremamente pericolosa.
Eliminare bimbi non nati ed innocenti nel grembo delle loro madri NON è un “diritto”!