Aborto tra i diritti fondamentali dell’Ue. Firma per dire il tuo NO!

Aborto tra i diritti fondamentali dell’Ue. Firma per dire il tuo NO!

Settimana scorsa ti parlavamo della terribile offensiva contro la vita nascente che è stata scagliata dai legislatori francesi lo scorso 4 marzo e che potrebbe presto avere ripercussioni anche in Italia.

Dopo l’inserimento del diritto di aborto in Costituzione, il presidente Macron ha dichiarato di volersi battere per inserire il diritto di aborto anche nella Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea.

“Combatteremo questa lotta nel nostro continente e oltre l’Europa, lotteremo affinché questo diritto sia universale e effettivo. Combatteremo questa lotta per tutte le donne”, ha affermato il presidente francese.

Non ci sono parole per definire quanto sta accadendo. Si è completamente perso il lume della ragione.

Ti ricordiamo che la Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea è vincolante per le Istituzioni europee e per gli Stati membri.

Se dovesse passare questa follia giuridica, ti lasciamo soltanto immaginare quali potrebbero essere le conseguenze anche per il nostro Paese.

Per questo motivo è necessario bloccare a tutti i costi questo assalto contro la vita che sta operando Macron.

Pertanto, la settimana scorsa, abbiamo deciso di redigere una petizione indirizzata al presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nella quale sollecitavamo l'adozione di tutte le azioni necessarie a livello europeo al fine di contrastare il piano proposto da Macron.

Abbiamo assoluto bisogno che tu firmi subito la petizione!

Non c’è un attimo da perdere, dobbiamo agire nel più breve tempo possibile per fare pressione sulla politica e portare dalla nostra parte l’opinione pubblica.

Dobbiamo impedire ad ogni costo che in un prossimo futuro l’Unione Europea ci obblighi a riformare in senso permissivo la legge 194 o, addirittura, ad introdurre in Costituzione il diritto d’aborto.

Anche perché, ti ricordiamo, che radicali, femministe e sinistra varia non vedono l’ora di raggiungere un esito del genere.

Per questo è assolutamente necessario prendere sul serio questa minaccia e agire al più presto! Firma subito la petizione, fatti sentire insieme a noi e vedrai che vinceremo anche questa sfida.

Ti rendi conto delle conseguenze che potrebbero scaturire da una situazione del genere?

Come è possibile pensare ad una follia simile, in tempi – per giunta – dove il deficit demografico è così marcato?

Ti ricordiamo che, secondo gli ultimi dati dell’Istat, entro il 2042 solo una famiglia su quattro sarà composta da una coppia con figli nel nostro Paese.

L’attuale tasso di fecondità in Italia è di 1,2 figli per donna, mentre in Europa, complessivamente, è di 1,5.

Ben lontani, dunque, dalla cifra dei 2,1 figli per donna, che assicura la quota di sostituzione demografica.

Eppure, menti da strapazzo desiderano a tutti i costi che il continente europeo sprofondi.

Lo sai in nome di cosa?

... In nome della libertà, o meglio, dei “diritti” dell’individuo, che in questo caso corrisponde al diritto di uccidere una creatura innocente nel grembo della madre.

Eppure, nella Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea, che il presidente francese vorrebbe modificare, c’è scritto che “la dignità umana è inviolabile”.

Inoltre, che “ogni individuo ha diritto alla vita” e, soprattutto, che “nessuno può essere condannato alla pena di morte, né giustiziato”.

Ora, ti chiediamo: come è possibile conciliare i testi degli articoli che hai appena letto con il diritto all’aborto?

Molto semplice, negando l’innegabile; spegnendo la ragione.

Affermando, ad esempio, che l’embrione è soltanto un “grumo di cellule”.

Per cui, la donna che decide di ricorrere all’interruzione di gravidanza può, in fin dei conti, stare tranquilla in coscienza.

È questo il messaggio che radicali, femministe e “progressisti” vari fanno passare, spalleggiati da presunti esperti, particolarmente interessati a negare realtà e buon senso.

Noi non permetteremo che avvenga una follia simile, per questo la settimana scorsa abbiamo deciso di inviare una petizione al presidente del Consiglio Giorgia Meloni, in cui le chiedevamo di prendere tutte le misure opportune in sede europea per contrastare il progetto di Macron.


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