
Anche in Oregon picco di casi di eutanasia. Proteggiamo l’Italia dai mercanti di morte!
Sapevamo che sarebbe successo, sai? La morte genera solo morte…
Dopo Belgio e Olanda, anche nell’Oregon l’eutanasia ha raggiunto purtroppo un nuovo record di casi nel 2024.
Le prescrizioni di “suicidio medicalmente assistito” sono passate dalle 561 del 2023 alle 607 dell’anno scorso.
In tutto sono aumentate quindi di un altro 8,2% dopo l’enorme balzo in avanti del 30% già registrato qui nel 2023.
Del nuovo picco si è appreso grazie al XXVII rapporto annuale recentemente pubblicato dall’Oregon Health Authority ed ipocritamente intitolato «Morte con dignità».
Ora i decessi per eutanasia rappresentano l’1% della mortalità totale di quello Stato. Non è poco… E non si tratta nella stragrande maggioranza dei casi di pazienti lacerati da dolori atroci.
Si tratta invece di anziani, disabili e malati talvolta inguaribili, però curabili. Solo il 57% era affetto da tumore, percentuale peraltro in calo rispetto al 66% del 2023.
L’eutanasia si conferma sempre di più un modo per sbarazzarsi di tutti coloro che rappresentino un costo per il sistema sanitario di un Paese. Troviamo tutto questo disumano, sei d’accordo anche tu?
È orribile pensare che, un domani, questa macchina infernale possa ingoiare anche noi, qualora per età, condizione economica o clinica divenissimo un peso per la società!
Noi non possiamo accettarlo! Ed il fatto che anche in Italia si stia diffondendo a macchia d’olio questa smania eutanasica, ci induce a combattere per fermarla!
Dopo il caso di “suicidio medicalmente assistito” verificatosi in Lombardia contro ogni norma, abbiamo visto la legge regionale introdotta in Toscana, approvata benché incostituzionale.
E adesso la lobby pro-eutanasia ci sta riprovando in Sicilia con un disegno di legge promosso dal Pd e dai Cinquestelle, fotocopia esatta di quello toscano.
Qualora, Dio non voglia, venisse approvato, la normativa introdotta sarebbe pur sempre illegale, ma servirebbe comunque per far pressioni indebite sul Parlamento.
Vogliono che a Roma si legiferi, autorizzando l’omicidio di Stato. Noi vogliamo invece uno Stato che usi i nostri soldi per garantirci le cure, non per ammazzarci!
Ora abbiamo però due modi concreti, entrambi efficaci, per urlare a voce alta il nostro “no” ai mezzucci utilizzati dai Radicali e dalle Sinistre per introdurre l’eutanasia!
Ma, per attuarli, abbiamo bisogno del tuo aiuto! Il primo consiste, se non l'hai ancora fatto, nel firmare la petizione «Fermiamo la cultura della morte! Difendiamo la Vita!», promossa da Generazione Voglio Vivere.
È indirizzata al Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, affinché blocchi i tentativi regionali d’introdurre norme illegittime e pericolose, promuovendo anzi la vita come Valore!
Il secondo modo consiste nel lanciare una vasta campagna di sensibilizzazione per spiegare alla gente quel che realmente accade e per trovare nuovi amici, pronti ad unirsi a noi in questa battaglia!
La Vita è un dono di Dio, che noi possiamo soltanto accogliere, non estirpare! Il Catechismo è molto chiaro in merito: «L’eutanasia diretta è moralmente inaccettabile», si legge al n. 2277.
Qualsiasi azione o omissione provochi la morte, anche se per por fine al dolore, è «gravemente contraria alla dignità della persona umana ed al rispetto del Dio vivente, suo Creatore».
E, specifica al n. 2279, «anche se la morte è considerata imminente, le cure che d’ordinario sono dovute ad una persona ammalata non possono essere legittimamente interrotte».
Questo è ciò che dice la Chiesa cattolica. Non c’è spazio per l’eutanasia! I dati dell’Oregon sono devastanti anche per un motivo, che ancora dobbiamo raccontarti e che per noi è agghiacciante.
Dei 607 pazienti, richiedenti l’eutanasia, solo 3 sono stati rinviati ad una valutazione psicologica o psichiatrica. Con tutti gli altri si è proceduto “d’ufficio”, come si fa con una pratica burocratica.
Questa morte ridotta a prassi è una prospettiva eugenetica che io ritengo sconvolgente, anche perché colpisce soggetti sempre e comunque fragili!
A tale stregua anche un anoressico o un diabetico, benché curabilissimi, potrebbero chiedere di farla finita.
E ciò che più ci spaventa è che, se non ci ribelliamo, presto tutto questo potrebbe accadere anche da noi!
Coraggio! Questa è una battaglia per la Vita! Combattiamola tutti insieme!