Assalto alla libertà educativa!

Assalto alla libertà educativa!

Vorremmo oggi riflettere insieme a te sull’importanza dell’educazione.

Perché mai come oggi, proprio l’educazione, è la grande assente della nostra società. Ed è assolutamente lampante sotto tutti i punti di vista.

Inoltre, in Italia non è garantità una “libera” educazione, o almeno, non è garantita del tutto, come molte vicende di cronaca ci hanno dimostrato.

Ma cos’è in sostanza? Come si potrebbe definire?

La libertà di educazione è innanzitutto un valore fondamentale ed è un principio non negoziabile, in quanto costitutivo della natura umana.

Aspetto che, in qualche modo, è recepito anche dalla nostra Costituzione e dalla Dichiarazione dei diritti dell’uomo.

“È dovere e diritto dei genitori mantenere, istruire ed educare i figli, recita l’art. 30 della Costituzione. Ancora più esplicita è la Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo, che all’art. 26 afferma che “i genitori hanno diritto di priorità nella scelta del genere di istruzione da impartire ai loro figli”.

Sempre la Dichiarazione dei diritti dell’uomo ricorda inoltre che “lo Stato, nel campo dell’educazione e dell’insegnamento deve rispettare il diritto dei genitori di provvedere secondo le loro convinzioni religiose e filosofiche” (art. 14).

Che impatto pratico ha o dovrebbe avere nella vita quotidiana dei nostri figli e nipoti?

Molto semplice. Che quando a scuola un insegnante, nell’ambito dell’educazione affettiva e sessuale, parli di gender, di contrasto alle discriminazioni, di omosessualità e tematiche così sensibili, debba preventivamente informare i genitori o i tutori degli alunni.

In altre parole, la modalità più immediata ed efficace per favorire la corresponsabilità educativa di scuola e famiglie è quella introdurre la prassi del “Consenso Informato Preventivo” per i genitori.

In caso di mancato assenso di questi ultimi, è necessario che la scuola riconosca per gli alunni l’esonero da progetti e percorsi educativi non condivisi, e predisponga, di conseguenza, attività alternative.

La battaglia per un’effettiva libertà educativa è una delle battaglie più dure ma decisive per la società del futuro.

Noi, come te, non siamo disposti a cedere allo Stato l’educazione dei miei figli e nipoti.

Esigiamo di essere informati per ogni attività educativa che tratti di teoria gender, spacciandola per vera, o di assurdità simili…

Non intendiamo che i miei figli e nipoti siano “rieducati” dalle ideologie pseudo-educative imposte per decreto da un Ministero.


Dona