“Cambiare” sesso con una dichiarazione

“Cambiare” sesso con una dichiarazione

Un pool di giuristi dell’Università di Trento è all’opera per capire se anche in Italia, come in altri Paesi, sia possibile ottenere il “cambio di genere” senza passare per il tribunale.

Noto, ad esempio, è il caso della Spagna, dove lo scorso anno il governo ha introdotto la possibilità di cambiare sesso (dal punto amministrativo) tramite un’autodichiarazione.

In Italia, invece, una persona, benché abbia dato avvio ad un processo di transizione, per veder riconosciuta sui documenti l’identità di genere che “sente” propria, necessita di una sentenza.

La cosa che più fa rabbrividire in questa situazione è l’incredibile attenzione verso questi temi da parte di certi mondi, come quello dell’informazione, della politica e del diritto.

Una notizia del genere, in una società ove regnasse il buon senso, dovrebbe suscitare ironia e non bisognerebbe nemmeno prestarle così tanta attenzione.

E invece… come avrai intuito, ce ne sto occupando proprio perché nella situazione attuale dobbiamo essere prontiad aspettarci di tutto.

Inutile girarci intorno: se fosse per l’universo “progressista”, la situazione spagnola sarebbe già divenuta realtà anche nel nostro Paese.

Come se non avessimo già altri problemi, che quelli di correre dietro ad “autopercezioni” a geometria variabile che mutano anno dopo anno.

Immagina per un attimo gli uffici anagrafe dei comuni italiani, inondati da richieste di tutti tipi, e, soprattutto, il messaggio finale che passerebbe se aderissimo alla normativa spagnola, e cioè che cambiare genere sessuale sia come bere un bicchiere d’acqua.

Ma siamo seri, per favore!

Aiutaci a fare chiarezza su questi temi, lottando al nostro fianco. Dimostra anche tu all’opinione pubblica italiana che ci sono ancora persone a cui il buon senso non manca e che non si arrendono alla dittatura LGBT.


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